30 Luglio 2018

Fedriga alza una cortina mediatica sul Dl Dignità

Spitaleri: “Presto il voto in aula dirà se la Lega sta ancora col nord”

 
Tirato per i capelli a sbilanciarsi sul decreto sedicente Dignità, Fedriga tenta di metterci una zeppa, e s’illude di cavarsela con un’intervista: è molto meno del minimo sindacale. Forse può alzare una cortina fumogena a livello mediatico, ma la sostanza è altra roba, e gli imprenditori lo sanno bene, come lo sanno quei lavoratori cui è già stato annunciato il mancato rinnovo del contratto”. Lo ha affermato il segretario regionale del Pd FVG Salvatore Spitaleri, commentando le dichiarazioni del presidente della Regione Massimiliano Fedriga, rilasciate a un quotidiano, sulle modifiche al dl Dignità dopo le proteste degli imprenditori.
“I rappresentanti delle categorie imprenditoriali del Friuli Venezia Giulia – ha osservato Spitaleri – sono scesi pesantemente in campo, critiche dure sono piovute anche dal campo del centrodestra, con FI a bocciare senza appello il decreto. Questa è chiaramente una legge che nessuno voleva, nemmeno la Lega, perché serve solo ad azzoppare il mercato del lavoro, oltre che a dare visibilità ai 5Stelle. Ma la Lega se la deve ingoiare a forza e deve pure far finta che gli piaccia“.
 
“Intanto nel merito – ha aggiunto Spitaleri – sono stati bocciati senza appello i nostri emendamenti per ridurre il costo del lavoro a tempo indeterminato, mentre le modifiche sostanziali sul lavoro domestico e sul lavoro nei porti sono state introdotte dal Pd, non dalla Lega. Tra poche ore la prova dei voti ci dirà se per la Lega il contratto con Di Maio conta più della gente del nord”.
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