23 Settembre 2019

Fedriga ancora contro diritti Lgbt

Shaurli: destra estrema indifferente a violenza e intolleranza

“La Giunta Fedriga ha preso una decisione molto grave, che chiude gli occhi e si ritira davanti ad atti di violenza e intolleranza purtroppo sempre più presenti nella nostra società. Non prendere posizione significa giustificare e fare un netto passo indietro nell’affermazione dei diritti individuali. Forse per la destra le persone omosessuali e transgender sono meno ‘italiane’ degli altri e quindi non meritano uguali tutele”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, il quale ha espresso “fortissima riprovazione” nei confronti della decisione della Giunta regionale guidata da Massimiliano Fedriga, che non ha concesso il patrocinio e ha tolto il consueto contributo di 15mila euro al progetto contro il bullismo omotransfobico “A scuola per conoscerci”, per la prima volta dopo 10 anni.

Le associazioni coinvolte hanno organizzato ieri, sabato 21 settembre, una conferenza stampa per lanciare la raccolta fondi, che serviranno a garantire le prestazioni di psicologi qualificati e la stampa del materiale informativo. Il progetto aveva ricevuto la medaglia di bronzo dal Presidente della Repubblica nel 2011.


Un passo indietro rispetto non solo alla giunta di centrosinistra ma – puntualizza Shaurli – anche a quella precedente di centrodestra, a riprova del fatto che l’ideologia della nuova destra leghista è sempre più estrema e discriminante. L’adesione di Fedriga al ‘congresso della famiglia’ di Verona, l’uscita della Regione dalla rete Ready anti-discriminazioni, e ora questo, sono segni precisi”.

Per il segretario dem “Fedriga non pensa a quante persone vivono in condizione di paura, devono nascondere il loro orientamento o subiscono vessazioni e aggressioni. Non pensa nemmeno alle loro famiglie, che spesso soffrono con loro. Il Friuli Venezia Giulia merita ben altro di un presidente estremista che pensa solo al proprio partito e non – conclude – a rappresentare tutti i suoi cittadini”.

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