18 Agosto 2018

Genova: Pd Fvg, tragedia turba il nostro partito

“Da Governo menzogne e insulti contro Pd”

Il Partito democratico del Friuli Venezia Giulia, nel giorno del lutto nazionale proclamato per le vittime del crollo del ponte di Genova, esprime cordoglio,  sgomento e totale vicinanza alla città e a tutta la Liguria. La tragedia del crollo del ponte a Genova ha turbato profondamente il nostro partito, perché coinvolge profondamente il tema della responsabilità politica e dell’affidamento che i cittadini fanno nei confronti di chi decide su loro mandato. Quando inizia la responsabilità verso la sicurezza del singolo cittadino e fin dove si stende quella verso le esigenze collettive di pieno e continuo utilizzo di un’infrastruttura? Qual è il punto in cui si può ritenere di aver fatto tutto quel che si doveva affinché la prevenzione sia adeguata e la vigilanza garantita? Spero che non solo il Pd si ponga queste domande, sentendo il peso delle scelte e delle conseguenze. Ad esempio, la nazionalizzazione di un’infrastruttura – o di altri asset ritenuti strategici, produttivi o ambientali – è un’opzione migliore rispetto all’affidamento a soggetti privati? Situazioni diverse in tempi diversi hanno fatto inclinare da una parte o dall’altra. Ricette assolute probabilmente non esistono, eppure per qualcuno oggi sono scelte facili. Il crollo di un ponte, le vittime e il dolore, sono elementi capaci di far preferire nazionalizzazione, concessione o privatizzazione? Prima ancora che siano state sepolte le vittime, prima che siano state rimosse le macerie. Il ponte di Fossano, crollato schiacciando una vettura dei Carabinieri, era gestito dall’Anas. Per qualcuno è già tutto chiaro, tutto deciso, i responsabili individuati, e il Pd naturalmente è sullo scranno degli imputati. Per questo il modo di affrontare la tragedia da parte di questi sciagurati che oggi ci governano è semplicemente ripugnante, per questo il vomitatoio di certi media e dei social spaventa e scoraggia. Il dolore per le vittime e i feriti è un dolore collettivo, perché nessuno è totalmente esente da responsabilità e nessuno può dire che la colpa è tutta di altri. Eppure, la prima reazione dei capi del Governo è stata la menzogna e l’insulto verso il Pd: aizzare il tifo contro il nemico. Per questo, il sentimento di ostilità nei confronti di Di Maio e Salvini oggi supera la normale conflittualità politica, perché costoro hanno travolto e stravolto per mero cinismo le regole profonde dello stare insieme. Sono parole difficili e amare, difficili da dire e da comprendere, amare per un senso di impotenza di fronte alla strafottenza di chi si sente intoccabile e, riscaldato dal favore di molti, usa le istituzioni come tribuna. Salvatore Spitaleri
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