21 Ottobre 2016

Hypo Bank: Coppola, Governo chieda confronto con Vienna

“Chiediamo al Governo italiano di intervenire in modo urgente e deciso nei confronti dell’Esecutivo austriaco sulla vertenza Hypo Alpe Adria Bank. Su tale situazione di crisi Vienna ha dato ripetutamente prova di disinteresse e mancanza di responsabilità sia nei confronti dei lavoratori italiani che della Regione Fvg, cui è stato impedito di partecipare agli ultimi tavoli di trattativa tra l’azienda e le parti sociali. Reputo quindi indispensabile un intervento del nostro Governo”. Lo scrive il deputato del Pd Paolo Coppola in un’interpellanza urgente al presidente del Consiglio Renzi e al ministro dell’Economia Padoan, sottoscritta da una trentina di parlamentari di vari schieramenti, tra i quali Tamara Blažina, Giorgio Brandolin, Gianni Malisani, Sandra Savino, Aris Prodani, Walter Rizzetto, Gian Luigi Gigli. Secondo Coppola “la priorità, come manifestato in numerose occasioni dalla Regione Fvg, è sempre stata evitare lo spacchettamento degli asset aziendali e la liquidazione della banca, con conseguente perdita di 280 posti di lavoro in Italia. Anche la Commissione europea ha confermato che non vi è obbligo alla liquidazione, bensì la possibilità di soluzioni di mercato volte a massimizzare il valore di ciò che rimane. E la volontà di liquidare la società italiana è solamente in capo al Governo austriaco”. Nell’interpellanza si ricorda che “nei mesi scorsi il Governo di Vienna ha provveduto alla cessione di sette sportelli locali e del pacchetto mutui alla Banca di Valsabbina, dimostrando disinteresse a soluzioni utili a impedire lo spacchettamento al fine di consentire la salvaguardia occupazionale. E che la procedura già avviata di licenziamento collettivo riguarda ad oggi 110 dei 280 dipendenti italiani della banca austriaca, di cui 50 su 186 in Friuli Venezia Giulia, 35 su 48 in Veneto, 25 su 42 in Lombardia, mentre per gli altri addetti il licenziamento è previsto tra il 2017 e il 2018”. “Davanti a tale situazione – conclude Coppola – un’azione del Governo italiano nei confronti di quello austriaco è quanto mai necessaria, come richiesto anche delle rappresentanze sindacali, che vedono nel confronto e nella trattativa tra i due Governi   l’ultima possibilità per evitare la liquidazione della controllata italiana”.
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