24 Luglio 2017

I risultati al governo del Fvg: con noi fatti, non la rincorsa del consenso

  “Abbiamo governato senza rincorrere il consenso elettorale e siamo gli unici ad avere una visione strategica della regione, innovativa, forte, che supera i localismi e le guerre di campanile. E’ questa la nostra idea della regione. Se al posto nostro oggi ci fossero Renzo Tondo e il centrodestra, non saprebbe cosa dire”. Lo ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani oggi a Udine, all’Hotel Astoria, in occasione dell’evento “Le cose fatte per il nostro territorio”, organizzato dal Gruppo consiliare regionale e dal Partito democratico del Fvg per fare il punto sulle cose realizzate fino ad oggi al governo della regione e lanciare il progetto di governo per i prossimi anni. Alla serata, introdotta e coordinata dalla segretaria regionale del partito, Antonella Grim e dal capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, erano presenti la presidente della Regione Debora Serracchiani, intervistata dal direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier, assessori e consiglieri regionali, dirigenti e numerosi iscritti al partito. I progetti e i numeri degli interventi realizzati dal 2013 ad oggi in Fvg, contenuti in una cinquantina di slide, sono stati ripercorsi dai consiglieri regionali in brevi video, della durata di due minuti ciascuno, proiettati tra un intervento e l’altro. Antonella Grim ha detto che “noi abbiamo messo la faccia, abbiamo governato in un periodo difficile e sfidante. Stiamo cercando con lungimiranza di togliere il Fvg dall’isolamento, con azioni che rompono l’isolamento e riportano il Fvg al centro delle scelte nazionali. Ora abbiamo bisogno di altri cinque anni di amministrazione regionale per portare a termine questo progetto”. Diego Moretti ha ricordato che “quello di oggi è il primo di una serie di incontri che si ripeteranno sul tutto il territorio, perché abbiamo un grande lavoro di cui essere orgogliosi”. Tra le cose fatte dal 2013 ad oggi sono stati ricordati gli investimenti in infrastrutture e collegamenti, dai 160 milioni di euro per la terza corsia della A4 al protocollo da 2,6 miliardi con Rfi per investimenti sulla rete ferroviaria, fino ai 50 milioni per Porto vecchio. Sono stati poi ricordati i 48 milioni per finanziare 303 interventi di edilizia scolastica, mentre in sanità: l’abolizione del super ticket, le 800 assunzioni a tempo indeterminato, le l’odontoiatria sociale, solo per citare alcuni degli obiettivi raggiunti. Sono stati ricordati gli investimenti sull’agricoltura: dalla tutela dei prodotti tipici alla Doc unica regionale agli investimenti sul biologico. Il +9,1% sul turismo nel bienni 2014-2016. Su economia e lavoro è stato ricordato Rilancimpresa, i 116 milioni attivati dai fondi europei per lo sviluppo regionale, e il fatto che siamo la regione con il più alto tasso di assunzione a tempo indeterminato. Ma anche sui tagli ai costi della politica: tagli per 7,3 milioni di euro l’anno e sono stati aboliti vitalizi. E, ancora, le misure di tutela per gli anziani e la Mia (Mistura di inclusione attiva di sostegno al reddito) con risorse per 40 milioni. All’incontro sono intervenuti tre esponenti del mondo produttivo del Friuli Venezia Giulia: Dario Ermacora, presidente Coldiretti Fvg, Valerio Pontarolo, presidente del Polo Tecnologico di Pordenone e Mario Sommariva, segretario generale dell’Autorità portuale di Trieste, che hanno raccontato i risvolti concreti delle azioni mese in campo dalla regione in questi anni. Secondo Mario Sommariva “Trieste è porto d’Europa e porto del Friuli, e il territorio deve giovare di questa infrastruttura, che sta diventano il cuore di molte scelte che il Governo ha compiuto. Sono stati anni di svolta nella gestione della politica portuale, perché abbiamo trasformato la politica portuale in una politica industriale e di sviluppo per l’intero territorio. Si è smesso di guardare al passato. Abbiamo iniziato a concepire il porto come elemento fondamentale di un sistema integrato, all’interno del quale Trieste ha un ruolo centrale”. Dario Ermacora ha detto che “do atto a questa amministrazione di aver avuto grande attenzione per la tutela del territorio: anche quando si parlava positivamente di Ogm, la presidente Serracchiani e la Giunta hanno seguito un’altra strada, ed è stata la scelta giusta. Altro settore in cui la Giunta ha avuto attenzione è la disponibilità dell’acqua, perché l’acqua è essenziale per fare agricoltura e agricoltura di qualità”. Tra gli inviti alla Giunta per l’ultimo anno di governo, Ermacora ha detto che “va rivisto il sistema della cooperazione, serve lo sforzo di tutti, perché la massa critica è essenziale”. Valerio Pontarolo ha detto che “devo riconoscere a Debora Serracchiani e alla sua Giunta di avere avuto una visione, che purtroppo la politica fa fatica ad avere, e una forte spinta innovativa e la forte voglia di guardare avanti, quella che è mancata ai nostri padri. Per questo sono soddisfatto e ottimista e credo di poter guardare con positività al futuro”. A chiusura della serata, l’intervista del direttore Monestier alla presidente Serracchiani, che ha ribadito che “e ogni volta che ci siamo trovati di fronte a un ragionamento difficile avessimo deciso di metterlo da parte, non avremmo mai fatto le scelte difficili ma necessarie‎. Le decisioni si prendono anche quando si pagano in punti elettorali: noi abbiamo deciso. E – rispondendo a una sollecitazione sulla candidatura alle prossime regionali – Serracchiani ha detto che “siamo pronti a governare ancora e il candidato è un  tassello del programma elettorale.‎ C’e’ un vecchio Friuli Venezia Giulia, quello dell’amministrazione Tondo, che aveva scelto di non toccare equilibri, di non smuovere interessi”.    
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