28 Febbraio 2019

Palazzo come salotto di casa: Fedriga beneficia gli amici

Assessore al Comune di Trieste sarà anche caposegreteria del presidente della Regione


 “Le nomine di Fedriga sono un continuo schiaffo a istituzioni e cittadini. Il presidente della Regione usa il Palazzo come fosse casa sua: ci fa accomodare i suoi amici personali e distribuisce benefici. Ora ha inventato l’assessore-caposegreteria a doppia paga pubblica”. Così il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli commenta la nomina, fatta dal presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, dell’assessore comunale di Trieste Serena Tonel a capo della sua segreteria in Regione, con la previsione che mantenga entrambi gli incarichi fiduciari.  

Per Shaurli “è scandaloso solo ipotizzare che una stessa persona possa fare l’assessore in un Comune di 200mila abitanti come Trieste e il caposegreteria del presidente in Regione: anche chi è digiuno di amministrazione sa che non sono lavori che si possono fare part time. Se lavora sul serio a tempo pieno, il capo della segreteria del presidente della Regione non ha tempo per altro, e infatti a uffici come questo sono assegnate centinaia di ore di straordinario. Ma Fedriga si comporta secondo logiche familistiche, neanche di partito. Perché delle due l’una: o la neonominata caposegreteria trascurera’ il suo lavoro di assessore comunale pur continuando a percepire l’indennità, oppure è previsto che il lavoro in Regione sarà molto blando, e ci si chiede come sia possibile. Siamo comunque sicuri che non accadrà mai che dall’ufficio in Regione si gesticano le deleghe dell’assessorato, o che si potrà approfittare del fatto che Regione e Comune si affacciano sulla stessa piazza. In ogni caso, c’è un legittimo dubbio sul fatto che soldi pubblici possano essere spesi in modo tanto spregiudicato, ma per questo c’è la Corte dei Conti “.  Per Shaurli “è preoccupante che il cerchio magico di Fedriga e della Lega umili il Comune capoluogo della Regione, mettendo le mani nella giunta del sindaco Dipiazza, il quale o deve obbedir tacendo oppure non è dispiaciuto di liberarsi di un assessore poco utile che la Lega gli aveva appioppato all’inizio del mandato”.

In primo piano