24 Settembre 2018

Pd: Serracchiani e Cuperlo, non ripiegarsi e cambiare rotta

“Il Pd non può continuare così”

Gianni Cuperlo e Debora Serracchiani alla Festa dell’Unità di Trieste

Gianni Cuperlo e Debora Serracchiani condividono una convinzione: il Pd non può continuare così. E’ l’analisi emersa nel corso dei loro interventi alla Festa dell’Unità di Trieste, alla quale i due esponenti del partito sono intervenuti, parlando e ascoltandosi a vicenda tra un pubblico attento.

La parlamentare dem ha osservato che “il Pd è troppo ripiegato su stesso, non possiamo continuare a parlare di noi mentre dall’altra parte della strada migliaia di persone si preparano a marciare su Trieste. Diciamo chi vogliamo essere – ha aggiunto – perché se ci limitiamo a dire chi sarà il prossimo capo non andiamo da nessuna parte. Perché dobbiamo capire che non siamo riusciti a dare risposte ai nuovi bisogni. In tanti che votavano a sinistra hanno votato Lega e 5stelle: vuol dire che là hanno trovato delle risposte, magari sbagliate ma che – ha concluso – in qualche modo sembrano convincenti”.

Per Cuperlo, l’unica scelta è cambiare rotta. “Io non sono preoccupato dei sondaggi – ha spiegato – ma sono preoccupato del voto che c’è stato il 4 marzo, perché è stata una sconfitta severa, e quando la sinistra subisce una sconfitta di queste dimensioni l’unica scelta che abbiamo davanti è quella di cambiare rotta, di una discontinuità anche rispetto ai limiti e agli errori del passato, senza abiure, rivendicando anche le cose buone fatte, che però evidentemente non sono bastate. Dobbiamo rimettere al centro la vita – ha precisato Cuperlo – gli interessi e i bisogni delle persone che hanno smarrito la fiducia in noi. È un lavoro di lunga lena, però stiamo iniziando. Domenica prossima ci sarà una manifestazione importante a Roma e spero che sarà il segnale positivo di un cambio di passo”.

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