30 Giugno 2014

Gorizia laboratorio per sostegno alla maternità

Grim-Nerio“Le polemiche del centrodestra sulla chiusura del punto nascita di Gorizia sono strumentali e stucchevoli. Risponderemo ponendo il capoluogo isontino capofila dei nuovi, innovativi, percorsi nascita previsti dalla riforma sanitaria: ne faremo un laboratorio e un modello regionale”. Lo hanno affermato oggi a Trieste la segretaria regionale del Pd Fvg Antonella Grim e il responsabile delle Politiche socio-sanitarie del partito Nerio Nesladek, durante una conferenza stampa sulla riforma sanitaria elaborata dalla giunta regionale.

Secondo Grim “Questa riforma è politica, coraggiosa e rivoluzionaria. Non una riforma di tagli, ma di rimodulazione della spesa: le risorse andranno dove servono. Nessuna struttura ospedaliera verrà chiusa, ma, ove necessario, riorganizzata per garantire una cura e un’assitenza più aderenti alle nuove esigenze delle persone. Le strutture andranno inoltre verso una sempre maggiore integrazione, che non significa – ha aggiunto Grim – annullamento, ma maggiore coordinamento. Il grande obiettivo è sostenere prevenzione, domiciliarità e assistenza, senza penalizzare gli ospedali, dove ci si concentrerà sulle acuzie. In questa direzione va la scelta di investire sulle strutture al servizio delle comunità locali e sulle strutture intermedie, e di costituire i Centri di assistenza primaria, che diventeranno preziosi punti di riferimento per i cittadini”.

“La riforma – ha osservato Grim – è frutto di numerosi confronti con i territori e gli operatori, di cui il Pd è stato promotore. Continueremo per tutta l’estate, ma alla fine avremo il coraggio delle scelte, avendo come unico faro il bene dei cittadini”. “Noi – ha evidenziato Nesladek – al contrario dell’ex giunta regionale di centrodestra, non nascondiamo riformette nei cassetti, imponendole dall’alto a fine mandato: noi ci assumiamo la responsabilità del confronto e delle decisioni. E, soprattutto, non partiamo dalle richieste, ma dall’analisi dei bosogni”.

Secondo Nesladek “questa riforma piace anche alle altre Regioni, che se ne stanno interessando, e agli addetti ai lavori: voglio rassicurarli sul fatto che il declassamento di Cattinara è fuori discussione. L’ospedale di Trieste resterà di secondo livello, come quello di Udine, perché è una struttura di eccellenza e perché il bacino di utenza è molto più ampio di quello triestino, è regionale e nazionale, e quindi raggiunge i numeri necessari a mantenere il massimo livello di classificazione. E poi lo ha garantito l’assessore Telesca e verrà scritto nell’articolato della legge. Altra certezza: i tre istituti di eccellenza e ricerca della regione, Burlo, Gervasutta e Cro, resterranno totalmente autonomi: sempre più integrati con il resto del sistema, ma autonomi”.

Sui punti nascita Grim ha sottolineato che “il nostro unico obiettivo deve essere la salute delle mamme e dei bambini. Sul futuro dei punti nascita di Palmanova e Latisana verrà presa una decisione tenendo conto dei flussi”. “Per quanto riguarda Gorizia – ha aggiunto Nesladek – il punto nascita verrà chiuso perché non risponde a standard scientifici internazionali di sicurezza, non certo per ostilità della Regione verso le amministrazioni di diverso colore politico. Anzi, il Pd regionale lancia con forza la proposta di fare di Gorizia un laboratorio per i nuovi percorsi nascita previsti dalla riforma, che porteranno alle neomamme, a domicilio, l’aiuto concreto e le riposte utili a fugare ogni normale dubbio, prima e dopo il parto. Questo è sostegno concreto e innovativo alla maternità. Se il sindaco Romoli oggi si lamenta del fallimento dei progetti transfrontalieri – ha concluso Nesladek – si interroghi su quanto ha concretamente fatto all’interno del Gect”.

Trieste, 27 giugno 2014 Comunicato stampa

Ufficio stampa Pd Fvg

 
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