13 Novembre 2007

Interrogazione del sen. Pegorer sugli studenti del Marinelli condannati

-la condanna dei due liceali- che hanno già presentato opposizione avanti al Tribunale- ha suscitato sconcerto, soprattutto tra gli studenti. Il Movimento studentesco di Udine, in un proprio comunicato, ha manifestato “piena solidarietà ai ragazzi” ed ha giudicato “assurdo che un provvedimento di questo tipo sia preso ad un anno di distanza dai fatti”, denunciando “l’ennesimo tentativo di criminalizzare e fermare delle legittime proteste per una scuola migliore”;
-la vicenda riferita deve essere considerata nel quadro della protesta studentesca che ha attraversato tutto il Paese nei giorni della discussione parlamentare della cd. “riforma Gelmini”: si è trattato di una mobilitazione ampia, condotta con toni aspri ma complessivamente pacifica e democratica.. E’ ben noto che la fase più densa di iniziative e manifestazioni è coincisa con l’esame del provvedimento “recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università” nell’aula del Senato, ovvero nei giorni 28 e 29 ottobre 2009;
-fermi restando gli sviluppi processuali, la condanna dei due giovani in sede penale è una evidente esagerazione, considerato anche l’atteggiamento tenuto verso tutti gli studenti occupanti da parte del Preside e del corpo insegnante, piuttosto incline a un giudizio severo sull’accaduto, ma non a promuovere o favorire una azione repressiva;
-il 20 novembre scorso, in un editoriale su “Il Corriere della Sera” dal titolo “Il rito stanco dell’onda”, Pierluigi Battista scriveva, con riferimento al movimento studentesco, che “ci sarebbe bisogno di una politica saggia, che non alimenti il senso di sconfitta e non appaia ritorsiva verso chi comunque esprime un disagio da non sottovalutare;

Per sapere:
-se non ritengano che la partecipazione attiva degli studenti al confronto democratico, soprattutto con riferimento alle politiche che riguardano la loro attività di studio e di formazione, vada incoraggiata e che vadano dati attenzione ed ascolto anche alle loro forme di protesta al fine di incoraggiare l’esercizio della responsabilità personale e pubblica dei giovani. A riguardo, cosa intendano fare per promuovere e valorizzare modalità e luoghi per una rinnovata partecipazione dentro le realtà scolastiche.
PEGORER, CASSON, BLAZINA, MERCATALI, LIVI BACCI
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