6 Ottobre 2008

Ospedale, l’attacco del Pd «No al commissario unico»

Una ipotesi che già circola da tempo ed è uno degli scenari ipotizzati per la sanità del futuro dell’area vasta pordenonese. A premere sul freno è il capogruppo regionale del Pd, Gianfranco Moretton. «L’ipotesi di nominare un commissario unico per ospedale e Ass 6 che il centrodestra avrebbe in mente di attuale ci pare fuori luogo e ingiustificata. Il Pd, infatti, non individua una emergenza della sanità pordenonese che giustifichi un simile provvedimento. Forse – va avanti – ci sfugge qualcosa ed è necessario che il presidente Renzo Tondo faccia chiarezza. Lui sa bene, infatti, che solo in situazioni gravi, causate da inadempienze da parte degli attuali direttori o dal dissesto di bilancio giustificherebbero legalmente la nomina di un Commissario. Fino a questo momento nulla di tutto ciò è emerso dalle due Aziende per cui non sussistono le ragioni di una eventuale decisione così drastica che, non solo inquieta, ma fa presagire azioni più che dettate dalla necessità, dalla volontà di taluni ad imporre scelte e direttive che poco hanno a che fare con la logica di soddisfare al meglio la cittadinanza». L’esponente del Pd calca la mano. «Ritengo sia normale chiedere e avere delle spiegazioni trattandosi di un tema così delicato e particolarmente sentito come la sanità che non è di esclusiva discrezione della maggioranza, ma deve assolutamente coinvolgere tutte le rappresentanze politiche. È a dir poco fuori di ogni regola democratica e di ogni buona direttiva – spiega Moretton – constatare che questa maggioranza continua a proporre e a proporsi per la sanità pordenonese con indicazioni che, a distanza di una settimana, cambiano. Un segnale evidente che non esiste ancora un progetto chiaro su come prospettare o delineare la sanità della provincia di Pordenone. Non deve stupire, pertanto, che l’esigenza di un impegno scritto sia la sola certezza che si deve pretendere per non vedere ripetutamente cambiate le promesse e le soluzioni che di volta in volta vanno prospettate. Meno male che parlando di nuovo si tira fuori una idea vecchia per costruire una diversa organizzazione sanitaria. Tutto ciò ha dell’inverosimile. Questa situazione di non governo della sanità che si manifesta con un percorso incerto sia nelle decisioni che negli strumenti attuativi – conclude Moretton – rischia di creare un grave danno alla provincia».

ldf


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