31 Gennaio 2009

Le cure agli immigrati e il Sistema Sanitario Regionale

ImageDesidero rispondere alla lettera inviata al Vostro Giornale dalla Signora Franca Di Giorgio e pubblicata mercoledì 21 gennaio.
La Signora Di Giorgio esprime la Sua contrarietà a cure continuative ai clandestini e lamenta un Servizio Sanitario Regionale scadente.
Quanto alle cure ai clandestini, il dibattito politico scatenato dalla Lega sta prendendo una brutta piega: il rischio è di ripercorrere strade che hanno portato alla deriva nazifascista. L’intolleranza verso l’altro, il venir meno di sentimenti di solidarietà, la separazione dal diverso e la proiezione su questo delle nostre paure portano inevitabilmente all’odio con tutto ciò che ne consegue. La nostra Costituzione e la normativa che si è sviluppata coerentemente con i valori lì espressi (artt. 2 e 32 Costituzione; D. Lgs. n. 286; Legge n. 189 conosciuta come la legge Bossi-Fini e il Codice di deontologia medica), indicano chiaramente la strada da seguire sull’obbligo di prestare assistenza agli individui, a tutti gli individui. Sono valori così alti che non possono essere messi in discussione, mai. Ciò non toglie che vi sia la necessità di governare la questione immigrazione. Ed è possibile che in alcune zone del Paese e della Regione l’impatto dei nuovi venuti si sia rivelato eccessivo, ma è più forte chi tende la mano di colui che punisce.
Quanto al nostro scadente Sistema Sanitario, deduco che la Signora Di Giorgio, non sia bene informata. Il FVG, infatti, non solo è ai primi posti quanto a qualità dei servizi e delle prestazioni erogate, ma anche per appropriatezza della spesa. Può esserLe utile leggere il Libro Verde del Ministro Sacconi.
In conclusione, sulla questione delle cure agli immigrati, dispiace vedere come alcune persone si facciano condizionare da slogan di quartiere che spesso fanno leva sui lati peggiori degli individui; sul giudizio sul SSR duole vedere che pochi “untori”, attraverso parole denigratorie riescano svilire il lavoro dei tantissimi operatori del SSR.

Annamaria Menosso
Consigliera regionale del PD
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