19 Marzo 2011

REFERENDUM 12 E 13 GIUGNO 2011

REFERENDUM 12 E 13 GIUGNO 2011

I quat­tro que­siti re­fe­ren­dari del 12 e 13 Giu­gno 2011 ri­guar­dano: il le­git­timo im­pe­di­mento, la pri­va­tiz­za­zione di fatto dell’acqua pre­vi­sto dal de­creto «Ron­chi» (due que­siti) e il ri­torno all’energia nucleare.

QUANDO SONO?

Se­condo legge po­te­vano es­sere svolti tra il 15 aprile e il 15 giu­gno, ma i re­fe­ren­dum abro­ga­tivi sono stati in­fine fis­sati per il 12 e 13 giu­gno, quindi senza unire il voto con le ele­zioni am­mi­ni­stra­tive del 15–16 maggio.

Tale scelta è stata cri­ti­cata quale enorme spreco di de­naro pub­blico e come ten­ta­tivo di non far rag­giun­gere il quo­rum ai re­fe­ren­dum. Un boi­cot­tag­gio. In­fatti se non an­dranno a vo­tare il 50% + 1 de­gli aventi di­ritto i re­fe­ren­dum non sa­ranno validi.

Il Mi­ni­stro de­gli In­terni Ro­berto Ma­roni (della Lega di «Roma la­drona») ha scelto per la di­vi­sione delle due con­sul­ta­zioni. Di fatto que­sta de­ci­sione co­sterà alle casse dello stato, come evi­den­ziano al­cune stime ri­por­tate dalla stampa, uno spreco di 400 mi­lioni di euro in più ri­spetto ad un ipo­te­tico ac­cor­pa­mento delle ele­zioni am­mi­ni­stra­tive col re­fe­ren­dum. (Que­sta scelta è stata av­val­lata da po­chi giorni da una vo­ta­zione par­la­men­tare che ha re­spinto, per un solo voto, una mo­zione per l’accorpamento delle votazioni)

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