20 Settembre 2018

Pd: No al ritorno della leva obbligatoria

Rojc e Spitaleri: modo sbagliato di pensare ai giovani “Se il Parlamento nazionale sarà chiamato a discutere la proposta di legge del centrodestra del Friuli Venezia Giulia che vuole reintrodurre il servizio di leva obbligatorio, il Pd sarà nettamente contrario. La proposta avanzata da Forza Italia regionale è una anacronistica, superata e inopportuna per la formazione delle nuove generazioni”. Lo afferma la senatrice del Pd Tatjana Rojc, membro della commissione Difesa del Senato, commentando il pdl nazionale che prevede l’istituzione del servizio civile o militare obbligatorio firmato dai consiglieri di Forza Italia Piero Camber e Mara Piccin, presentato in Consiglio regionale. Per il segretario regionale Pd Fvg Salvatore Spitaleri “reintrodurre il servizio militare obbligatorio è del tutto al di fuori dalla realtà: chiediamo che sia incentivato il servizio civile volontario. Il Consiglio regionale non può essere impegnato nell’esame di testi legge che servono solo a giocare al rilancio tra Lega e Forza Italia”. Stupisce che ad avanzare tale proposta sia oggi Forza Italia che – ricorda Rojc – la abolì definitivamente nel 2005 con Berlusconi presidente del Consiglio. Il Pd, viceversa, è per introdurre un periodo di servizio civile obbligatorio per i tutti i giovani allo scopo di stimolare in loro l’impegno sociale. Tra l’altro, sono diverse le Nazioni europee che stanno rivalutando la partecipazione dei cittadini a svolgere un servizio per il proprio Stato. A Forza Italia e alla Lega dico che se pensano di risolvere i problemi dei flussi migratori con sei mesi di leva obbligatoria si sbagliano di grosso. La Nazione deve essere servita e difesa da validi professionisti”, conclude Rojc. Rilevando che “si sta consolidando l’abitudine di copiare quello che si fa in Veneto”, Spitaleri osserva inoltre che “occorre molta immaginazione per credere che si colmino i ‘vuoti educativi’ dei nostri giovani con sei mesi di servizio militare. Ancora di più ne occorre per sostenere che così avremo una sorta di milizia territoriale a far da guardia di frontiera contro i profughi. Chi, reggendo la coda a Salvini, propone di reintrodurre il servizio militare evidentemente è rimasto affezionato  – conclude – a un’idea romantica di gioventù, come ha detto la ministra Trenta”.
In primo piano