25 Novembre 2019

Maltempo: sopralluogo Serracchiani a Muggia, serve ristoro danni e prevenzione

Debora Serracchiani e il sindaco di Muggia Laura Marzi fanno il punto sui danni dell’alluvione

Marzi: sostegno fondamentale per stimolare ripresa commercio

La deputata Debora Serracchiani ha effettuato oggi, assieme alla sindaca Laura Marzi, un sopralluogo su alcuni luoghi colpiti dall’alluvione nella cittadina di Muggia (Trieste), in particolare attività economiche che hanno subito danni ingenti dall’allagamento dei locali.

La terrazza a mare di un esercizio pubblico a Muggia resa inagibile dall’alta marea

La sindaca Marzi ha illustrato i danni causati dal maltempo ai privati, alle attività commerciali e anche allo stesso Comune di Muggia, sottolineando che “questo evento calamitoso si è abbattuto su alcune attività economiche che con fatica continuano ad investire su un territorio che in questi anni ha subito una grave crisi economica. Il sostegno agli imprenditori colpiti è dunque fondamentale – ha spiegato per non rischiare ulteriori abbandoni nel commercio cittadino e per stimolare una ripresa importante in questo settore nel centro storico”.


Serracchiani ha espresso “ammirazione per la straordinaria tenacia con cui i muggesani si sono messi all’opera per ripristinare servizi e attività in tempi brevissimi”, e ha confermato che “le attività commerciali vanno aiutate perché questo è un territorio che ricomincerà a lavorare con la bella stagione e bisogna arrivarci pronti, con risorse adeguate e appianando eventuali ostacoli burocratici”.

Serracchiani e Marzi salutano i volontari di Protezione civile intervenuti nell’emergenza alluvione. In prima fila il sindaco di S. Dorligo della Valle Sandy Klun

“I ristori che sono stati finora trovati dal Governo – ha spiegato la parlamentare – non toccano le nostre località e quindi il nostro impegno deve far sì che arrivi qualche cosa anche qui. E non parliamo solo degli aiuti immediati ma anche della prevenzione che serve a proseguire la messa in sicurezza di un territorio fragile, segnato in particolare dal fronte franoso che si stende fino al Lazzaretto”.

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