Imprese: Moretti-Shaurli, ZES/ZLS è opportunità per Gorizia

“Regione speciale e di confine sia avanguardia“
“Il Governo ci dà una nuova opportunità con le Zone Logistiche Semplificate Rafforzate. Speriamo che il territorio goriziano e di tutta la Bassa friulana abbia la forza e la lungimiranza di coglierla. Va dato atto alla tenacia del Partito Democratico isontino di aver messo all’ordine del giorno questa possibilità: sta ora a Regione e territorio diventare interlocutori seri per attivare l’innovativo strumento della Zona Logistica Semplificata rafforzata (Zes/ZLS) nella nostra regione”. È la riflessione del segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli e del segretario provinciale del Pd di Gorizia Diego Moretti, oggi impegnati nei lavori del Consiglio regionale, a proposito della presentazione fatta a Gorizia da esponenti del Pd locale, di un documento che illustra in dettaglio le opportunità della Zona Logistica Semplificata Rafforzata per il territorio.
“Chiediamo a questa maggioranza regionale – indicano Moretti e Shaurli – di guardare alle criticità e soprattutto alle prospettive di un territorio che deve confrontarsi ogni giorno con la concorrenza della vicina Slovenia e spesso con fiscalità e opportunità diverse. Con l’istituzione della ZLS rafforzata potrebbero dispiegarsi al meglio le potenzialità di un’area vocata all’integrazione tra logistica, manifattura e artigianato. Potrebbero crearsi le condizioni per una visione di sviluppo comune per un territorio ampio e per diverse infrastrutture portuali e retro portuali”.
“La proposta oggi presentata che – puntualizza Shaurli – fa seguito anche ad una specifica interrogazione presentata in Consiglio regionale da Diego Moretti e alla quale seguirà una mozione sul tema da parte del gruppo del PD in Regione, è articolata con competenza ed è soprattutto lungimirante nella prospettive”.
“Vorremmo ricordare che il Governo ha dato recentemente il via libera alla ZLS rafforzata dell’area metropolitana di Venezia, e del Polesine. Noi – puntualizzano i due esponenti dem – siamo una Regione speciale e di confine che dovrebbe essere avanguardia di una visione strategica e dunque ora, seppur in ritardo, dovremmo considerare quanto fatto dal vicino Veneto come un precedente positivo cui guardare, e non solo l’irrobustimento di un soggetto competitore nell’area dell’Alto Adriatico”.