6 Dicembre 2025

Cnel: Fvg 12/a in Italia per attrattività non tiene passo

FRANCESCON: MALE EMIGRAZIONE FEMMINILE

“Il Friuli Venezia Giulia non è un territorio eccellente per attrattività verso i giovani. Quando una regione del Nord avanzato galleggia sotto metà classifica significa che arretra, perché non tiene il passo col gruppo di punta”. Lo denuncia la responsabile regionale Lavoro Pd Fvg Valentina Francescon, analizzando il primo Rapporto CNEL 2025 “L’attrattività dell’Italia per i giovani dei Paesi avanzati”, in base al quale “l’Indice Sintetico dei Flussi Migratori (ISFM) dell’Italia per i giovani è pari a 9” e, se le regioni meridionali mostrano un alto ISFM e quindi una bassa attrattività, anche nel Settentrione “valori elevati si registrano per il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto”.”Sempre più giovani lasciano l’Italia e il Friuli Venezia Giulia – segnala Francescon – è tra le regioni che più soffrono questa tendenza, e questo è un preoccupante campanello d’allarme per il futuro della nostra regione che suona ormai da anni. Secondo l’ultimo report CNEL il Fvg è la dodicesima Regione in Italia per attrattività dei giovani sotto i 34 anni. Perdiamo giovani, in buona parte laureati, e non ne riusciamo ad attrarre sufficientemente dall’estero. Il Fvg è penultimo in fondo – evidenzia la responsabile dem – alla classifica per quanto riguarda l’emigrazione femminile”.Per Francescon “i nostri giovani, formati qui e su cui il nostro sistema scolastico e universitario investe, poi non rientrano per scarsa attrattività del territorio rispetto oprattutto ad alcuni paesi UE. Ciò significa per noi perdita di competenze, di produttività e di crescita economica. È un circolo vizioso da cui è necessario uscire con misure strutturali ed efficaci che interessino sia il pubblico che il privato per ridare competitività al nostro territorio e al nostro sistema produttivo”.”Noi proponiamo di valorizzare i nostri giovani – spiega Francescon – con migliori condizioni di vita e lavoro, attraendo nuove competenze dall’estero con opportunità occupazionali e formative anche connesse ai rientri programmati. È inoltre fondamentale introdurre strumenti di monitoraggio e di valutazione – aggiunge – sull’impatto generazionale nella definizione delle misure da adottare”.

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