3 Aprile 2017

Congresso: in Fvg i 2.829 iscritti scelgono Renzi con il 60% dei voti

  “Il congresso del Pd in Friuli Venezia Giulia è stato un successo democratico. Ancora una volta dimostriamo di essere gli unici a poter mobilitare migliaia di persone per costruire un programma politico e di governo dal basso” Lo afferma la segretaria regionale del Pd Antonella Grim commentando la prima fase del congresso per il rinnovo dell’Assemblea e l’elezione del Segretario nazionale del partito. Questa fase si è conclusa ieri e ha coinvolto tutti i circoli del Fvg, che in due settimane hanno organizzato 140 convenzioni, cioè assemblee durante la quali gli iscritti al partito hanno votato le mozioni dei tre candidati in corsa per la carica di Segretario, Andrea Orlando, Michele Emiliano e Matteo Renzi. Secondo Grim “siamo soddisfatti innanzitutto del lavoro svolto con passione e grande impegno dal partito a ogni suo livello e dai tanti militanti, che hanno contribuito a far funzionare una macchina organizzativa complessa, che ancora una volta testimonia il nostro grande radicamento sul territorio e una capacità di coinvolgere le persone che non ha eguali. La partecipazione – continua Grim – è stata buona, in linea con il dato nazionale, ed anche in linea con quella del precedente congresso in Fvg, svoltosi nel 2013”. Dai dati raccolti a convenzioni concluse (in allegato i dettagli per provincia), risulta che a votare in Fvg sono stati 2.829 iscritti, di cui 1.147 in provincia di Udine, 773 a Pordenone, 473 a Gorizia e 436 a Trieste. Ha votato il 58,8% degli aventi diritto, un dato leggermente superiore a quello del congresso precedente, quando nel 2013 si confrontarono Gianni Cuperlo, Matteo Renzi, Giuseppe Civati e Gianni Pittella, pari al 58,4%. Entrando nel merito dei risultati di questo congresso, la mozione di Matteo Renzi ha raccolto il 60% dei consensi (1.700 preferenze), quella di Andrea Orlando il 38,3% (1.085 voti) e quella di Michele Emiliano l’1,5% (44 voti). “Il congresso si è svolto con serietà e spirito di partecipazione, c’è stato un confronto franco, com’è nella storia del Partito democratico – sottolinea Salvatore Spitaleri, presidente dell’Assemblea regionale del Pd e presidente della Commissione per il congresso in Fvg -. Ora, chiusa la prima tappa che ha coinvolto solo gli iscritti, si apre la seconda fase del congresso, aperta anche agli elettori, che potranno eleggere Assemblea e Segretario nazionale con le primarie del 30 aprile. La scelta di fare il maggior numero possibile di riunioni si è dimostrata azzeccata, perché ha dato modo a ogni iscritto non solo di votare, ma di esprimere la propria opinione. Ora – aggiunge Spitaleri – vogliamo replicare con i seggi per le primarie. Stiamo lavorando per garantire al maggior numero possibile di cittadini della nostra regione di poter partecipare al voto”. Il prossimo appuntamento nel calendario congressuale è fissato per dopodomani, 5 aprile, quando si terranno le quattro convenzioni provinciali, che designeranno i 20 delegati del Fvg che andranno a Roma per la convezione nazionale del 9 aprile.
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