2 Agosto 2019

Fedriga getta Fvg tra Salvini e Di Maio

Shaurli: Non perdere tempo con motorette d’acqua o con Soros

“Per parlare d’altro come sempre, Fedriga getta la nostra Regione nelle liti Salvini-Di Maio, e difende delle inutili leggine-propaganda criticate da tutti, imprenditori e sindacati, e che non servono ai cittadini”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, confutando gli argomenti con cui il presidente della Regione Massimiliano Fedriga risponde alle obiezioni del Mise in merito a due norme, in materia di rimpatri volontari di migranti e di criteri di residenzialità per accedere a incentivi da parte delle imprese.

“Intanto – rileva Shaurli – la Corte dei Conti gli dice che la ‘riforma’ della Sanità ha problemi di copertura finanziaria e che nell’ultimo anno le leggi sono state scritte male, con imprecisioni formali e sostanziali, al punto da rischiare di vedere vanificato il buon lavoro svolto in precedenza. Intanto i sindacati gli ricordano che 67 aziende regionali sono in ‘profonda sofferenza’ e ci sono circa 6mila lavoratori in crisi. Intanto l’Istat certifica la stagnazione dell’economia italiana, il presidente Bono ci aggiunge che l’andamento dell’industria e dell’economia regionale è addirittura negativo, i dati delle presenze sulle spiagge fanno segnare un -25% per la crisi delle famiglie italiane”.

Per il segretario dem “ci sarebbe da arrossire, stare in silenzio e riflettere un po’, magari coinvolgendo la maggioranza. Invece Fedriga parla di due leggine già contestate da tutti e si becca anche la ‘bacchettata’ dal suo governo, che è un record mica male. Se la prende pure con il Pd ma a vanvera come sempre: è lui che svende l’autonomia regionale regalando i soldi allo Stato per fare cose che non ci spettano, come i rimpatri dei migranti”.

“I litigi di un Governo che non va d’accordo su niente non interessano al Pd e sarebbe ora che chi governa il Friuli Venezia Giulia mettesse la testa sui nostri problemi, invece di perdere tempo con le motorette d’acqua o con Soros. A meno che – conclude Shaurli – tutto ciò non serva a tener caldo uno scranno a Roma”.

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