1 Agosto 2018

Spitaleri, emerge un disegno di privatizzazione della Sanità

“Se questo è il disegno, a coprirlo non basterà il mantello dell’autorevole gruppo di saggi”

(Ricardo Riccardi e Massimiliano Fedriga, Foto RAFVG)

Riccardi svela l’esistenza di disegno di privatizzazione della sanità regionale. Lo fa in modo maldestro, apparentemente parlando del sociale dove l’integrazione pubblico-privato è già un dato di fatto. In realtà l’assessore ha dichiarato a chiare lettere che bisognerà ricercare “una nuova alleanza tra pubblico e privato, con chiare linee guida affidate a quest’ultimo per affrontare la sfida della gestione di patologie che avranno impatto sempre più grave nella popolazione”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Salvatore Spitaleri, commentando le dichiarazioni rese dall’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi, in occasione della prima riunione del “tavolo dei saggi” costituito al fine di rivedere l’assetto istituzionale e organizzativo del Sistema sanitario regionale.

“Se si parla in questo modo di patologie che – ha indicato Spitaleri – sono evidentemente materia sanitaria, allora appare fondato credere che nella riforma dovremo attenderci un appalto alla sanità privata delle patologie della cronicità che, vista la crescente longevità dei cittadini della nostra regione, saranno la stragrande maggioranza delle patologie”.

Per Spitaleri “c’è una coerenza in tutto questo. L’asse dei governatori del nord, sottoscritto da Fedriga, tende in effetti a comporre un quadro simile: a introdurre anche in Friuli Venezia Giulia i tratti di una sanità d’impronta lombarda, controllata sostanzialmente da privati. Una sanità che negli ultimi anni è salita alla ribalta per gli scandali. Se questo è il disegno, a coprirlo non basterà il mantello dell’autorevole gruppo di saggi, e la nostra opposizione sarà durissima”.

“Bisogna riconoscere a Riccardi di essere molto abile – ha rilevato l’esponente dem – nel cambiare costantemente i piani del suo discorso: prima il problema era la geografia delle aziende, poi l’assetto della direzione centrale, poi la mancanza di dialogo con i professionisti, poi il buco che non c’è. Alla fine, forse inconsapevolmente, Riccardi ha fatto scorgere la trama della tela che vanno tessendo assieme il presidente Fedriga e il suo vice: consegnare la sanità regionale ai privati. Bisognerà pazientare ancora qualche mese e tutto sarà disvelato”.

“A proposito di sintonia con il presidente – ha aggiunto Spitaleri – l’assessore Riccardi non può non ricordare che Fedriga vuole portare in aula entro la fine dell’anno la riforma della sanità ma anche la grande legge sulla famiglia, oltre ovviamente alla legge di stabilità. Non sappiamo se i 200 milioni del tesoretto saranno oggetto di una manovra apposita a settembre oppure entreranno nella finanziaria, ma in ogni caso – ha concluso – si profila un ingorgo in Consiglio che sarà interessante veder sbrogliare“.

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