13 Novembre 2007

Pegorer sulla giornata del ricordo

ImageCon l’entrata in vigore, nel 2004, della legge per la celebrazione del Giorno del ricordo si e’ provveduto a sottrarre alle polemiche di parte il ricordo delle sofferenze delle popolazioni giuliano-dalmate’. Lo ha detto, a Palazzo Madama, il senatore friulano Carlo Pegorer in occasione del Giorno del Ricordo. ‘Si e’ voluto cosi’ finalmente strappare le vicende dell’ esodo e delle foibe alle polemiche contingenti per consegnarle alla memoria di tutti gli italiani. In tal modo – ha aggiunto Pegorer – si ricorda il lungo conflitto nazionale che ha visto l’Adriatico orientale al centro di tragiche contese nei decenni che diedero vita, in quella parte di Europa, alla formazione di Stati basati sull’etnonazionalismo’. ‘Rammentare, percio’, i dolorosi fatti che hanno colpito i nostri connazionali – ha proseguito Pegorer – del confine orientale perpetrati dal regime di Tito, quali le persecuzioni, gli infoibamenti, gli espropri coatti – di cui gli esuli attendono doveroso riconoscimento – significa riflettere su quale sia stata l’esperienza storica, civile, politica degli italiani della costa orientale dell’Adriatico, dei giuliani, fiumani e dalmati di lingua italiana’. ‘Giornata del ricordo, quindi – ha concluso l’esponente del Pd – quale momento per lanciare uno sguardo sul futuro della nostra stessa Europa, al fine di superare definitivamente i rischi, sempre presenti, di una possibile deriva etnonazionalistica. Nel giorno in cui ricordiamo i martiri delle foibe e l’esodo dei giuliano-dalmati, si propone con forza la necessita’ che anche da quella vicenda cosi’ tragica e dolorosa, prenda vigore e forza l’ispirazione culturale volta alla costruzione dell’Europa politica. (ANSA).
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