9 Ottobre 2020

Fedriga commissario Sanità? No uomo solo al comando

SPITALERI: POTERE NON SI AVVOLGA IN CERCHIO MAGICO

“Fare il commissario non significa essere ‘uomo solo al comando’ ma scegliere di praticare dialogo e collaborazione con i professionisti sanitari, le organizzazioni sindacali, le associazioni di cittadini e, se si vuole, perfino con le forze di opposizione. Se questi sono gli impegni che si prende il presidente Fedriga, ben venga allora questo radicale cambio di rotta nella sanità regionale, cui contribuirà anche l’assessore competente. E ben vengano le richieste di collaborazione al Governo, purché siano ricambiate e non strumentali”. Lo afferma il membro della commissione Paritetica Stato-Regione Fvg Salvatore Spitaleri, a proposito della richiesta, fatta dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga, di essere nominato commissario delegato agli investimenti sanitari in Fvg.
Per Spitaleri “rivendicare più autonomia è legittimo soprattutto per la nostra Regione autonoma, ma a patto che poi non si avvolga il potere esecutivo in un cerchio magico che non gestisce né rendiconta. Altrimenti abbiamo un doppio problema: si mette a rischio l’autonomia e si fa danno ai cittadini“.
“Per esempio, non si è ancora compreso come e quante risorse siano state spese in FVG – puntualizza Spitaleri – rispetto a quelle appostate dal Governo centrale, con i decreti della scorsa primavera, per il FVG su nuovo personale, incentivi Covid, tecnologie (per quasi 100 milioni di euro). Ricordiamo che i sindacati sono dovuti ricorrere alla diffida legale perché l’assessore competente, dopo oltre dieci mesi, ha lasciato inevase le richieste sui dati di assunzioni e cessazione dei dipendenti del sistema sanitario regionale”.
“Il tema dell’efficienza, della trasparenza, della rendicontazione diventa allora centrale – conclude Spitaleri – se chi l’informazione deve darla, per dovere istituzionale, la tiene chiusa nel proprio cassetto, quale fosse di sua proprietà”.

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