19 Settembre 2022

Guerini a Trieste: scellerato far cadere Draghi

AL GAZEBO DEL PD PER SOSTENERE LE CANDIDATE IN CAMPAGNA ELETTORALE

“Siamo in una campagna elettorale complicata, non possiamo dimenticare che votiamo in questa stagione insolita per la scelta scellerata del M5s della Lega e di FI di far cadere il Governo e di far cadere Draghi, una figura autorevolissima, prestigiosa e riconosciuta in tutto il mondo, la cui azione è stata sicuramente importante per il nostro Paese. Avrebbe potuto continuare a esserlo anche fino al prossimo anno. Per meri interessi di bottega si è fatta una scelta differente in una fase drammatica, dal punto di vista della situazione internazionale, con la guerra in Ucraina e i suoi effetti, con l’esigenza di prendere decisioni importanti per far fronte alle difficoltà economiche con cui gli italiani si stanno confrontando”. Lo ha detto oggi a Trieste il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, a margine di un incontro con le candidate del Pd Caterina Conti, all’uninominale Camera Trieste-Gorizia, e la capolista al Senato Tatjana Rojc.

“Noi dobbiamo continuare il nostro impegno al Governo e nel Parlamento – ha aggiunto il ministro – fin quando sarà possibile, fino all’ultimo giorno questo Governo dovrà lavorare per gli italiani. Continuiamo a lavorare come Pd portando avanti le nostre idee, sapendo che l’alternativa è chiara: o ci siamo noi o c’è la destra”, ha concluso.

“Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina, perché la pace può arrivare solo se l’Ucraina arriva in piedi al momento del negoziato. Oggi non sostenere l’Ucraina significherebbe parteggiare per la resa, e la vittoria totale di Putin”.

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini a Trieste per l’annuale incontro di Limes e per sostenere le candidate del Pd, Caterina Conti all’uninominale Camera Trieste-Gorizia e la capolista al Senato Tatjana Rojc.

“Anche qua si sentono i riverberi della guerra in Ucraina che hanno portato il Mediterraneo a essere un mare ‘affollato’, nel senso che vi sono molte navi e assetti militari presenti. Quindi ci deve essere un’attività dell’Italia protesa alla sorveglianza di questo spazio, per evitare incidenti e per cercare di far tornare questo un mare di incontro e non un mare di tensione”.

“Nel contempo dobbiamo anche avere la consapevolezza di ciò che in Ucraina si sta determinando- continua il ministro- con le difficoltà che la Russia ha messo in mostra con il proprio strumento militare, le tecniche e i successi della controffensiva ucraina. Dobbiamo avere lo sguardo lungo per poter già immaginare di essere impegnati alla costruzione di un nuovo ordine e di una nuova architettura di sicurezza internazionale”.

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