16 Marzo 2022

Caro carburanti: introdurre un “tetto” ai prezzi

SERRACCHIANI: SERVONO MISURE URGENTI E SIGNIFICATIVE / ROJC: DA AUMENTI EFFETTI DISASTROSI IN AREE DI CONFINE

“Il governo valuti l’introduzione di un tetto massimo dei prezzi petroliferi così come deciso, ad esempio, in Slovenia a partire da oggi e per la durata di un mese. Le evidenti difficoltà che stanno incontrando le famiglie e intere filiere produttive per l’insopportabile aumento dei carburanti di questi giorni, richiedono misure urgenti e significative che agiscano parallelamente all’accertamento delle responsabilità di ingiustificati rincari così come denunciato anche dal ministro Cingolani”. Così la presidente del gruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani.

“Ci attendiamo che il ministro Cingolani in Senato dia risposte concrete a una situazione insostenibile per famiglie e imprese. Il Governo nel suo insieme tenga conto anche di situazioni territoriali specifiche, come le zone confinarie, dove gli effetti del caro carburanti sono ancora più disastrosi a causa del gap tariffario con Paesi che praticano un tetto al prezzo dei carburanti, o quelle insulari che patiscono ulteriori penalizzazioni. Il taglio delle accise e altre tipologie di intervento sono necessarie ma incideranno relativamente su tutta la fascia confinaria con la Slovenia, dove alla pompa si risparmia circa mezzo euro al litro. Faccio appello al Governo affinché finisca questo ‘pendolarismo del pieno’ e si consenta a  tutti i cittadini italiani di avere i  prezzi dei carburanti in linea con quelli degli altri Paesi europei”. Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc (Pd), dopo che da oggi le autorità slovene hanno imposto un tetto ai prezzi di benzina e diesel in vigore da oggi, con un limite per diesel pari a 1.541 euro e di 1.503 euro al litro per la benzina.

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