10 Maggio 2020

Regione: il Fvg non è un’isola

LIVA: PERICOLOSO IL CONFLITTO CON ROMA

“Il FVG non è un’isola autosufficiente. Ha bisogno dell’Italia e dell’Europa. Il conflitto è un pericolo. Anche le istanze di maggior autonomia e risorse hanno necessità di un respiro più ampio per diventare una politica e non una rissa scomposta e inconcludente”. E la riflessione del responsabile Economia del Pd Fvg, Renzo Liva, a fronte della richiesta del presidente della Regione Massimiliano Fedriga di azzerare i contributi regionali destinati al risanamento della finanza pubblica.

“Limitarsi a chiedere più soldi a Roma – scrive l’esponente dem – per gestirli a Trieste senza prospettare un progetto condiviso su obiettivi, strategie, beneficiari e valori comuni non funziona, non riesce a mobilitare né energie né futuro. Immiserisce tutto in una visione asfittica e conflittuale in puro stile sovranista dell’economia e della politica. Appaiono un po’ miopi, da questo punto di vista, alcuni interventi di addetti ai lavori letti in questi giorni tutti schiacciati sull’immediato e caratterizzati da uno stile celebrativo poco giustificato, a mio avviso, sulla base degli atti concreti ed immeditati compiuti dalla Giunta Fedriga, fino ad ora, a favore del sistema Regione.

Fuor di metafora, ci interessa ancora che esista, dopo l’emergenza Covid 19, uno Stato nazionale che si chiama Italia, membro nell’Unione Europea e che condivide una moneta unica che si chiama euro? Se la risposta è affermativa, allora anche la rinegoziazione del patto finanziario Stato Regione appare del tutto legittima, giustificata dalle condizioni oggettive che la crisi sanitaria ha determinato, resa comprensibile dalle competenze in capo a una Regione a Statuto speciale e da esigenze e programmi presentati con trasparenza a tutte le forze politiche con il sostegno delle quali impostare una corretta e non strumentale negoziazione con il Governo.

Senza questo passaggio, tutto rischia di apparire strumentale, quasi indirizzato a farsi rispondere con un NO per alimentare ulteriormente conflitto e alibi al proprio operato. Il PD è un partito responsabile e con una cultura di governo. Lo abbiamo sempre dimostrato anche in questa Regione. Non ci tiriamo indietro su nessuna battaglia e confronto per ottenere dal Governo le risorse necessarie per dare risposte ai nostri cittadini e alle nostre imprese. Il presidente Fedriga assuma il ruolo politico istituzionale che compete ad un Presidente di Regione e abbandoni almeno un po’ quello di leader del suo partito, e troverà nel PD un interlocutore leale e collaborativo.

Prenda spunto dal  terremoto, esperienza nella quale il Friuli Venezia Giulia è riuscito a coniugare orgoglio, autonomia e senso dello Stato. E siamo risorti”.

Messaggero Veneto, 10 maggio 2020
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