4 Settembre 2020

Referendum: non chiudere le scuole

PD TRIESTE E UDINE: TROVARE SPAZI ALTERNATIVI

Dal Pd di Trieste e Udine giunge la richiesta di non chiudere le scuole cittadine per il referendum in programma il 20 e il 21 settembre, accompagnata dalla proposta di reperire spazi adeguati, anche dal punto di vista della sicurezza sanitaria, in cui svolgere le operazioni di voto.

Per la segretaria dem di Trieste Laura Famulari, che ha annunciato una “richiesta formale al sindaco Dipiazza affinché verifichi la possibilità di votare al referendum in sedi alternative alle scuole”, si deve “tentare in tutti i modi di evitare disagi a studenti, docenti e famiglie”. Così facendo – continua Famulari – si potrebbe evitare la chiusura delle scuole a brevissima distanza dalla riapertura del 16 settembre. Crediamo che valga la pena di fare uno sforzo organizzativo per ottenere un risultato che sarebbe senza dubbio apprezzato da tutta la cittadinanza”.

A Udine è la consigliera comunale del Pd di Udine, Cinzia Del Torre, a dare notizia di una petizione, di cui è prima firmataria, che “è stata consegnata al Comune di Udine con circa 240 firme, raccolte solo on-line, in circa 3 giorni”. “A scopo collaborativo – aggiunge la consigliera dem – la petizione indica spazi, anche piu’ ampi delle solite aule, che potrebbero essere utilizzati come sedi di seggio, come palestre, centri sportivi e auditorium”.

Famulari e Del Torre evidenziano che “altri comuni, tra cui Pordenone, nella nostra regione e in altre parti d’Italia hanno deciso di utilizzare spazi diversi dalle aule scolastiche per i seggi elettorali”.

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