12 Maggio 2021

Sanità: onorare concretamente infermieri

SPITALERI: IN GIORNATA MONDIALE NON SERVONO ALI ANGELICHE

“Pagamento degli straordinari, organizzazione del lavoro rispettosa delle competenze e dei tempi di vita, programmazione condivisa per migliorare il servizio sanitario regionale: questo è il modo migliore per onorare concretamente la giornata mondiale degli infermieri”. Lo dichiara il membro della commissione Paritetica Stato-Fvg Salvatore Spitaleri in occasione della Giornata internazionale dell’Infermiere.

Gli infermieri, per Spitaleri, sono “donne e uomini che non hanno bisogno di ali angeliche. Hanno bisogno che le Istituzioni, a partire dalla Regione, siano concretamente al loro fianco, aperte all’ascolto e al confronto sulle loro esigenze e aspettative. In questo senso, spiace che in Friuli Venezia Giulia l’importante lavoro di programmazione e sperimentazione di nuovi ambiti di intervento sia ancora chiuso in qualche cassetto dell’Arcs”.

“La nostra regione può vantare professionalità di primo livello ma – indica Spitaleri – bisogna coinvolgere e progettare insieme il servizio sanitario regionale pubblico post pandemia. In particolare, il nodo della carenza di organico è ormai strutturale, ma c’è una interlocuzione da attivare con i Ministeri della Salute e con le università regionali per implementare i corsi universitari”.

“Pagamento degli straordinari, organizzazione del lavoro rispettosa delle competenze e dei tempi di vita, programmazione condivisa per migliorare il servizio sanitario regionale: questo è il modo migliore per onorare concretamente la giornata mondiale degli infermieri”. Lo dichiara il membro della commissione Paritetica Stato-Fvg Salvatore Spitaleri in occasione della Giornata internazionale dell’Infermiere.Gli infermieri, per Spitaleri, sono “donne e uomini che non hanno bisogno di ali angeliche. Hanno bisogno che le Istituzioni, a partire dalla Regione, siano concretamente al loro fianco, aperte all’ascolto e al confronto sulle loro esigenze e aspettative. In questo senso, spiace che in Friuli Venezia Giulia l’importante lavoro di programmazione e sperimentazione di nuovi ambiti di intervento sia ancora chiuso in qualche cassetto dell’Arcs”.”La nostra regione può vantare professionalità di primo livello ma – indica Spitaleri – bisogna coinvolgere e progettare insieme il servizio sanitario regionale pubblico post pandemia. In particolare, il nodo della carenza di organico è ormai strutturale, ma c’è una interlocuzione da attivare con i Ministeri della Salute e con le università regionali per implementare i corsi universitari”.

In primo piano