8 Marzo 2022

8 marzo: non c’è diritto senza pace

ROJC: DONNE PIU’ ATTENTE A PACE E DEMOCRAZIA / CONTI: SOLIDALI CON DONNE CHE SOFFRONO E LOTTANO

“Le donne leader della politica o grandi economiste, intellettuali e imprenditrici, hanno dimostrato uno stile che ha fatto la differenza. In un sistema moderno non può esserci in alcun modo più una questione aperta sul ruolo delle donne in politica, in diplomazia, in economia, nella scienza, nell’industria, in campi che sono percepiti come prettamente maschili”. Lo ha detto oggi la senatrice Tatjana Rojc in collegamento con il Padiglione Italia dell’Expo 2020 di Dubai, portando i saluti istituzionali alla presentazione della “Carta di Dubai”, promossa da Isa Maggi, Coordinatrice Stati Generali delle Donne, con la rete dei diplomatici, associazioni e testimonial.
Rimarcando che “sempre di più emerge la necessità di valorizzare il ruolo e le capacità delle donne, che spesso non riescono ad avere riconosciuto ai massimi livelli il merito del proprio lavoro e del proprio curriculum accademico”, Rojc ha affermato che “nel contesto di un apparato politico prevalentemente maschile che ne ha attenuato le peculiarità, ci sono delle specificità che definiscono la politica delle donne, che propongono una maggiore attenzione nei confronti della democrazia e dell’uguaglianza, della pace e della lotta contro la corruzione”.
La senatrice aveva aperto il suo intervento inviando “un abbraccio immenso alle donne afghane e a quelle ucraine che stanno vivendo l’inferno”.

Conti: guerra europea voluta da maschio che vuol essere dominante

“In questo 8 marzo bagnato di sangue in Europa coltiviamo con tenacia la speranza e la volontà di una primavera della libertà e della democrazia. Il nostro pensiero, la nostra solidarietà operante vanno alle donne che in Ucraina, in Siria, in Afghanistan e in altre parti del mondo soffrono e lottano per la vita, di cui sono portatrici e invincibili custodi. La guerra europea voluta da un maschio che vorrebbe essere dominante ora sembra travolgere tutto, ma l’inverno della violenza sarà sconfitto ancora una volta. I volti dolenti delle donne in fuga o quelli nascosti da veli imposti sono i nostri fiori viventi, i simboli della resistenza e della rinascita. In loro nasce e cresce il tempo nuovo. A loro dedichiamo il fiore della mimosa, l’annuncio della primavera delle donne, o semplicemente umana”. E’ la riflessione della segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, in occasione della Giornata internazionale della Donna

In primo piano