12 Agosto 2020

Bonus Covid: politica dia esempio

F. MARTINES: SERVE RISPETTO E SOBRIETÀ

Serve rispetto e sobrietà. Se guadagni fino a 12.000 euro al mese, sei eticamente in dovere di assumere comportamenti eticamente e moralmente corretti

“I rappresentanti del popolo devono, per primi, dare l’esempio. Seppur legalmente lecito, se guadagni tra 8.500 e 12.000 euro al mese, sei eticamente in dovere di non approfittare degli aiuti statali e regionali e lasciare quei fondi a chi ne ha davvero bisogno. La questione morale venga prima della mera opportunità economica. Serve rispetto, esempio e sobrietà”. Con queste parole Francesco Martines, sindaco di Palmanova commenta la notizia della richiesta e relativa concessione del bonus covid di 600 euro, dedicato ai lavoratori autonomi in difficoltà, anche a parlamentati e consiglieri regionali.

“La vicenda è ancora più grave dopo che, solo pochi giorni fa, era emerso come gli stessi consiglieri regionali avessero percepito, oltre alla normale indennità per il ruolo svolto, dai 2.500 ai 3.500 euro al mese, per trasferte e rimborsi vari nei mesi del lockdown, senza potersi muovere da casa. Si aspetta ancora di sapere come, quando, quanto e da chi questi soldi siano poi stati versati in beneficienza. Fedriga segua l’esempio di Luca Zaia in Veneto: massima trasparenza e valutazione della non ricandidatura. Per non essere considerati casta dal cittadino comune che legge la stampa locale e poi ne discute ampiamente nei bar e in famiglia, chi ha responsabilità di governo sia trasparente. Tali comportamenti, eticamente discutibili, creano indignazione in coloro che fanno fatica ad arrivare a fine mese e allargano il divario tra società civile e politici.

È evidente la sproporzione se poi paragoniamo queste cifre a quelle percepite dai Sindaci, per il loro quotidiano lavoro sul territorio, anche in pieno periodo pandemico. I primi cittadini della nostra regione, se si escludono i grandi comuni, percepiscono stipendi 7-8 volte inferiori rispetto a quelli dei consiglieri regionali pur assumendosi continuamente grandi responsabilità penali e civili oltre al quotidiano impegno con le tante persone che chiedono aiuto o supporto”. È dell’8 marzo 2019 la legge regionale che chiedeva alla Giunta di deliberare, entro 90 giorni, le nuove indennità dei sindaci, da poi revisionare su base biennale. La questione riemerse poi durante una riunione del Consiglio delle autonomie locali del settembre 2019: alla richiesta dell’assessore regionale Roberti di avanzare indicazioni, nacque una proposta condivisa dai rappresentanti del CAL.

E conclude Martines: “Sono Sindaco da 23 anni, ho sollevato il problema solo nel 2018 e il prossimo anno scadrà il mio mandato. Gli eventuali aumenti non mi riguarderanno ma voglio comunque impegnarmi in questa battaglia di civiltà, per il rispetto del grande lavoro che i primi cittadini svolgono ogni giorno”.

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