23 Gennaio 2021

Industria: preoccupazione per crisi in Fvg

LIVA: LEGGE SVILUPPOIMPRESA INEFFICACE SE TARDIVA E SENZA INVESTIMENTI

“Serie preoccupazioni per l’industria in Fvg, dalla Flex di Trieste all’Automotive Lighting di Tolmezzo, all’Electrolux Professional di Pordenone ai 90 esuberi della Zml di Maniago. Con 589 imprese perse nel 2020 e un tasso di crescita negativo dello 0,58% contro una media nazionale in leggera crescita (+0,32%), il quadro Fvg non è roseo. Gli effetti reali della Legge di Sviluppo Impresa sull’economia e il lavoro della nostra Regione li valuteremo quando ci saranno dati a consuntivo: per il momento registriamo attorno a questa legge un ampio e variegato consenso. Auspico si dimostrerà fondato. Per ora latita dalla Regione una risposta pronta sulle crisi industriali, come evidenziano i forti malumori dei sindacati”. Lo afferma il responsabile Economia Pd Fvg Renzo Liva, analizzando le crisi industriali in regione alla luce delle prospettive della legge SviluppoImpresa.

Per l’esponente dem “anche misure in sé positive, in un contesto come l’attuale potrebbero dimostrarsi inefficaci se tardive o lente nell’applicazione, se arrivano quando le aziende non sono più in grado di sfruttare gli incentivi messi a disposizione. L’accento va posto non solo sulle norme ma sulle procedure. Certo Sviluppo Impresa non dimentica niente, tien dentro tutto e se l’innovazione si misurasse dal numero di termini tecnici inglesi, dovremmo aspettarci tassi di crescita cinesi”.

“Purtroppo – spiega Liva – non sarà così: nella legge non ci sono investimenti pubblici propri adeguati per il sostegno e la creazione della domanda, ad esempio di servizi pubblici richiesti dalla stessa emergenza sanitaria. Ci sarebbe bisogno – puntualizza – di mense per operai e cittadini, nuove tecnologie di sanificazione dei locali, soluzioni abitative per evitare i contagi e moltissimo altro. Non è un caso che a tutt’oggi l’unico strumento di sviluppo vero di domanda e di investimento si stia rivelando il Bonus 110% per cento del vituperato Governo Conte”.

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