17 Giugno 2021

Crédit Agricole: Opa su Friuladria è investimento su Fvg

L’ANALISI DI RENZO LIVA SULL’OPERAZIONE BANCARIA

“Si tratta di un ulteriore investimento estero verso la nostra Regione, col quale misurarsi con realismo e positività, cogliendo le opportunità che si aprono ed evitando riflessi puramente difensivi. L’Opa volontaria lanciata da Credit Agricole, nell’aria da molto tempo, attesta e riconferma la valutazione positiva e strategica del Gruppo Agricole verso Friuladria, banca dalle origini pordenonesi ormai già detenuta dal gruppo francese per oltre l’80% ma che si avvale di personale locale, di un presidente pordenonese, Una banca che, soprattutto, opera ed è radicata nel territorio regionale e triveneto ottenendo da anni ottimi risultati di redditività ed espansione”. E’ la valutazione del responsabile Economia Pd Fvg Renzo Liva sull’offerta pubblica di acquisto volontaria di Crédit Agricole Italia sul 17,2% di Banca Friuladria, di cui detiene già l’82,3% del capitale sociale.

“Mai come ora e nel dopo pandemia – spiega Liva – la solidità e dimensione degli Istituti di Credito, la qualità della loro governance e gestione, fanno ormai premio su una territorialità troppo spesso retorica e vuota. Gli asset del territorio vanno difesi dove è utile e opportuno, ad esempio non decidendo in 5 minuti e senza sentire nessuno, con un semplice emendamento in Consiglio regionale, di abbandonare la partecipazione della Regione FVG in MedioCredito come ha fatto il presidente Fedriga, senza prefigurare alcun scenario per il credito nella nostra Regione, non ponendo steccati od ostacoli alle naturali e positive evoluzioni del mercato”.

“Abbiamo operanti in Regione grandi players europei del credito italiani e stranieri che – evidenzia Liva – dimostrano di credere nelle nostre possibilità di sviluppo, nel nostro sistema industriale, nella formazione e serietà dei nostri giovani diplomati e laureati. Grandi gruppi in grado di concedere credito in un periodo difficile e dare garanzie adeguate di patrimonio al nostro risparmio. Compito della politica regionale – aggiunge l’esponente dem – è sostenere adeguatamente il sistema con interventi strategici, meglio se condivisi e concordati a livello nazionale ed europeo, creare le condizioni perché aumenti l’attrattività del nostro tessuto economico e sociale. Solo così ci sarà più spazio per offerte anche differenziate nel settore creditizio e finanziario, territoriali e no, nell’interesse – conclude – di famiglie, imprese e ambiente”.

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