28 Giugno 2023

Autostrada A4: Salvini apprezza lavoro Pd

SERRACCHIANI: NEWCO “ALTO ADRIATICO” IMPOSTATA CON DELRIO E ZAIA


“Siamo contenti che il ministro Salvini apprezzi il lavoro che abbiamo impostato dal 2017 quando con il ministro Delrio e il presidente Zaia abbiamo avviato la creazione di una società in house interamente pubblica che conservasse la concessione dell’autostrada A4. Finora non sapevamo fosse un desiderio del ministro ma tanto meglio. Abbiamo lasciato a chi è venuto dopo il lavoro da concludere e, sia pur dopo un tempo non breve, oggi vediamo raggiunto l’obiettivo di mantenere in Friuli Venezia Giulia la concessione del tratto autostradale dell’A4”.

“Auguro buon lavoro al vertice della nuova società, auspicando che operino nel prevalente interesse dei territori e dei soggetti istituzionali controllanti”.

Lo afferma la deputata Debora Serracchiani (Pd), già presidente del Friuli Venezia Giulia, dopo che una nota del Mit ha reso noto che è stato sottoscritto l’accordo per la nuova convenzione con la Società Alto Adriatico S.p.A., precisando che ciò era “desiderato” dal ministro Metterò Salvini.

Nella legislatura regionale guidata dal centrosinistra sono anche stati finanziati e realizzati molti lavori per la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4, dopo un periodo di problemi, che è opportuno ricordare con l’aiuto di un articolo del Piccolo di dieci anni or sono.

Il Piccolo, 19 Luglio 2013

Appalti dell’A4, indaga la Corte dei Conti
Inchiesta sull’affidamento dei lavori senza copertura finanziaria. A Roma pronto l’emendamento “salva terza corsia”

TRIESTE. Gli appalti senza copertura finanziaria sul tracciato della terza corsia non sono solo materia di possibile ricorso delle imprese, Rizzani De Eccher in testa. A muoversi su quel fronte è anche la Corte dei conti, conferma il procuratore Maurizio Zappatori. Sul suo tavolo c’è infatti un fascicolo aperto sulla base della relazione dell’ispettore della Protezione civile Antonio Onorato, documento su cui Renzo Tondo e Riccardo Riccardi hanno presentato corpose controdeduzioni ma che il procuratore continua a tenere come punto di riferimento. Indagine «in corso» e «di vasto respiro», fa sapere Zappatori senza entrare nel merito.

Nei mesi scorsi la Corte aveva acquisito la relazione di Onorato, quella che tra l’altro bocciava come «palesemente illegittima» l’aggiudicazione dei lavori del terzo lotto “ponte sul fiume Tagliamento-Gonars” perché avvenuta prima che fosse avviata la procedura per il reperimento delle risorse finanziarie da parte di Autovie Venete. Muovendo da quei rilievi, conferma il procuratore regionale, l’inchiesta mira a verificare se c’è stata davvero negligenza da parte della struttura commissariale nell’affidare le opere in assenza di certezze sulla copertura. Zappatori ha chiesto a tal proposito anche documentazione alla Sezione di controllo della Corte, lì dove sono arrivati diversi atti legati alle procedure di gara, tra cui quelli che hanno visto il governatore Tondo, allora commissario, firmare il decreto di aggiudicazione all’Ati costituita da Rizzani De Eccher e Pizzarotti del terzo lotto della terza corsia, 25 chilometri in territorio regionale per un investimento complessivo di 500 milioni di euro.

Se una prima parte dei rilievi di Onorato sono stati archiviati dalla magistratura (in particolare il direttore di Autovie Enrico Razzini non si è visto contestare alcuna irregolarità nel conferimento di due consulenze legali), la questione degli appalti non finanziati rimane ancora tutta da chiarire. Così almeno fa capire Zappatori. Un tema, del resto, di cui si è discusso ripetutamente nel consiglio di amministrazione della concessionaria. Anche perché il decreto di nomina del commissario (governo Berlusconi, 2008) mette le procedure di gara nelle mani commissariali ma ogni passaggio, viene precisato, deve avvenire «sentita Autovie». Di qui negli anni scorsi la caccia all’interpretazione di quella postilla, con i consiglieri della società che non si sono in realtà mai visti passare davanti le aggiudicazioni e le conseguenti coperture finanziarie. La materia, dal punto di vista tecnico, è sempre stata trattata dagli uffici.

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