28 Agosto 2021

Pnrr: Giunta Fedriga deve fare riforme non solo prendere soldi

LA REPLICA DI SHAURLI ALL’ASSESSORE BINI, SUL MESSAGGERO VENETO DEL 28 AGOSTO 2021

Da un lato, condivido il plauso dell’assessore Bini al governo Draghi ed all’UE. Grazie a questo governo i sovranisti, quelli che fino all’altro giorno invocavano l’uscita dall’Europa, sono stati silenziati ed emarginati come meritano in un momento decisivo come questo. Grazie a chi ha sempre creduto nell’Unione Europea, come il Pd con autorevoli esponenti come Gentiloni, Amendola e Sassoli, sono arrivate risorse fondamentali per cittadini e imprese, quando i “corvi” della Lega e della destra irridevano l’Europa e ne prefiguravano la fine.

Non condivido invece un fiume di parole che nulla di concreto dicono sulle scelte che è chiamata a compiere anche la nostra Regione. L’UE concede risorse per rilancio e riforme: usciamo subito da una comoda e ripetuta narrazione secondo cui le riforme sono in carico solamente allo Stato, che le scelte difficili e coraggiose deve farle genericamente il Paese. No. riforme, scelte e coraggio spettano anche al sistema delle Autonomie locali, a partire dalle Regioni, che hanno giustamente chiesto di essere soggetti propositivi nella gestione del Next Generation Eu e che devono fare la loro parte sotto tutti i punti di vista, non solo nella distribuzione delle risorse. Tutto questo non si vede né nelle parole di Bini né nell’operato della giunta Fedriga.

Ricostituendo le province elettive con tanto di presidenti e giunte o aggiungendo l’ennesima poltrona a qualche nuovo cda a spese dei cittadini, il Friuli Venezia Giulia non dimostrerà di aver fatto riforme e reso più efficiente il sistema regionale. Né la regione tornerà a crescere, se la Giunta utilizzerà le risorse dell’Europa e dello Stato per premiare i sostenitori di una parte politica. Ci sono scelte concrete da fare sulla sanità territoriale, richieste dal Pnrr. E mentre il centrodestra regionale parla del nulla, l’Emilia Romagna ha attivato 130 case della salute sul territorio, che hanno ridotto di quasi il 20% gli accessi ai pronto soccorso e di molto le liste di attesa. E quali sono le scelte infrastrutturali vere che disegnano il futuro della Regione? Ad oggi, ed è una fortuna, abbiamo visto i frutti della lungimiranza del presidente dell’autorità portuale di Trieste e di alcune categorie. Non certo della Giunta Fedriga.

Vogliamo parlare delle scelte ambientali per una Regione verde? Il Pd le vuole, ma intanto il centrodestra non governa o addirittura incentiva il consumo incontrollato di suolo e natura. Dov’è la visione europea e il ruolo strategico del nostro territorio, se ogni giorno dalla Lega riemerge la nostalgia dei confini. E qual è stato il peso della Giunta Fediga sulla fondamentale partita delle infrastrutture strategiche di trasporto, se siamo praticamente rimasti fuori dal riparto per le ferrovie? Dopo tre anni servirebbero meno parole e più risultati, perché la sfida che il governo Draghi e l’Europa ci pongono è lì che ci aspetta, ancora tutta da vincere. Ne va del futuro della nostra Regione.

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