14 Novembre 2007

Entro fine anno tutte le nomine

Coordinamento provinciale. È il primo passaggio che dovrà portare ad un coordinatore entro il 24 novembre. Scontato il fatto che l’accordo non potrà prescindere da una intesa regionale, ma a quanto pare lareggenza del partito nella Destra Tagliamento dovrebbe andare alla Margherita. Per quella data Renzo Mazzer (segretario provinciale della Margherita) e Paolo Pupulin (omologo dei Ds) dovranno lasciare i loro incarichi. Chi prenderà in mano le redini? Sicuramente non lo farà Mazzer (dovrebbe mollare l’assessorato) e una delle proposte è quella di Antonio Ius. Non è da escludere, però, che possa essere richiesta la presenza di una donna. In quel caso la Margherita si troverebbe a scegliere tra Flora Bomben o Anna Maria Poggioli, anche se la richiesta di rinnovamento potrebbe portare in sella una giovanediellina. In questo caso la Margherita avrebbe già pronti due o tre nomi.

Gruppi consiliari. Entro la fine del mese dovrà essere fatto un altro passaggio non da poco: la nascita dei gruppi consiliari del Partito Democratico . Si comincia dalla Provincia. Se il coordinatore provinciale sarà ex Margherita facile intuire che a "comandare" il gruppo del Pd sarà un ex diessino: Mirto Monte o Sergio Zaia. Più complessa, invece, la situazione nel Comune capoluogo dove insieme a Ds e Margherita che si uniranno senza problemi ci sono da mettere insieme anche Vivo Pordenone e Fiume. Liste civiche che hanno aderito al Pd (anche se non in toto), ma che ora, per salvaguardare simbolo (e voti) pare non abbiano molta voglia di finire nel calderone. Tutto è possibile, ma sarebbe quantomeno difficile da spiegare agli elettori, soprattutto per chi come Sergio Bolzonello (eletto nella direzione nazionale) Francesca Cardin (neo presidente del Pd), Vincenzo Romor (eletto nel direttivo regionale ) e Piervincenzo Di Terlizzi (stesso discorso) hanno già legato il proprio nome al nuovo soggetto politico. A quanto pare gli eletti faranno "il grande passo", insieme a chi si è speso per il Pd (Nisco Bernardi e Mario Bianchini). Per gli altri, invece, il passaggio potrebbe essere graduale. Intanto in consiglio resta la bandiera. Così come per Vivo Pordenone: la Cardin farà il salto, gli altri due consiglieri restano al loro posto. Sicuramente Salvatore Averna. A queste condizioni, però, diventa difficile pensare che il capogruppo del Pd in consiglio comunale possa essere un rappresentante delle Civiche. Il quadro, dunque, è molto più complesso di quanto possa apparire e non è da escludere che in tempi brevi possano "esplodere" le prime polemiche.

Loris Del Frate
Gazzettino – Pordenone
14/11/2007


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