13 Dicembre 2007

Il Pd corre: entro gennaio le primarie per i circoli

Per ovviare a questo "vuoto" politico – che si fa sentire qui più che altrove visto che a primavera avremo una tornata elettorale amministrativa che più completa e impegnativa non si può – il Pd udinese dalla prossima settimana organizzerà riunioni aperte ai simpatizzanti, necessarie per mettere in piedi un gruppo di persone che possa occuparsi stabilmente dei futuri passaggi. Bisogna sbrigarsi perché da Roma sta arrivando un’indicazione temporale stringente: entro il 31 gennaio bisogna scegliere gli organismi dirigenti dei circoli. La parola, a dire il vero un po’ berlusconiana, definisce quelle che un tempo erano le sezioni di partito, le cellule territoriali. A Udine, così come nelle altre città capoluogo, ci sarà più di un circolo, vista la gran massa di potenziali iscritti e i cinquemila cittadini che il 14 ottobre si sono presentati al voto per le primarie che hanno incoronato Veltroni e Zvech. Le sezioni, pardon i circoli, dovrebbero essere sette e corrispondere ai territori delle attuali circoscrizioni. E bisognerà eleggere un direttivo per ciascun circolo.

Un nuovo voto popolare, dunque. Suggestivo ma anche impegnativo da organizzare, specie considerando che il 31 gennaio sarà quasi certamente un termine ultimativo, non ci saranno cioé deroghe. Ma si pone un problema ulteriore: chi andrà a votare per eleggere il direttivo dei circoli, le 5, 10 o al massimo 15 persone che avranno il compito di coordinare l’attività politica nelle sezioni territoriali? A questa domanda non c’è ancora una risposta ufficiale perché si fronteggiano due scuole di pensiero: la prima vorrebbe chiamare al voto solo chi si presentò ai seggi alle primarie del 14 ottobre, dunque i cinquemila di cui si diceva. La seconda tesi è invece quella di far votare tutti coloro che lo desiderano, ed è un’impostazione che piace di più nella nostra regione, meno in altre dove c’è il timore di attirare elettori non propriamente simpatizzanti del Pd, in grado di alterare il risultato finale.

Un altro tema in sospeso è quello delle liste: pare che si vada verso auto-candidature libere, ma in questo caso ci si chiede come conciliarle con le quote rosa. Comunque, una volta scelti i direttivi dei circoli, sarà la somma degli eletti a formare il direttivo di Udine, all’interno del quale verrà nominato il leader cittadino.

Francesco Antonini

Il Gazzettino – Udine
Edizione del 13/12


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