12 Febbraio 2008

Nevio Alzetta: Comune di Barcis

Il consigliere regionale Nevio ALZETTA, in relazione alle notizie apparse sulla cronaca della provincia di Pordenone e relative alla richiesta del Comune di Barcis di avere un finanziamento per la costruzione del nuovo ponte in località Ponte Antoi, ha diramato un comunicato stampa per stigmatizzare il comportamento dell’Amministrazione comunale del paese della Valcellina.
Nel 2004, ha affermato ALZETTA, erano pronti progetti e relativi finanziamenti per non solo realizzare il nuovo Ponte Antoi, ma anche per adeguare la strada in sponda destra del Lago e per realizzare il collegamento di questa con la viabilità che scende dalla alta valle. Le opere si sarebbero dovute realizzare con l’intervento della Protezione Civile regionale e con la compensazione derivata dal ricavato della escavazione degli inerti necessaria per il ripristino dell’officiosità del fiume. Il tutto faceva parte di un accordo di programma firmato dai sindaci di Montereale Valcellina e Barcis e dal Direttore della Protezione civile regionale in quel di Palmanova.
La cosa non si è poi potuta realizzare in ragione dell’impugnazione che il Comune di Barcis fece dei successivi decreti attuattivi, sia in sede di TAR regionale che in successiva istanza al Consiglio di Stato.
E’ di questi giorni il definitivo pronunciamento del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso come aveva già fatto il TAR. In buona sostanza il Comune non aveva alcun motivo per eccepire contro l’azione della Regione.
Se ciò non fosse avvenuto, e ai più sfugge ancora la motivazione, oggi saremo nelle condizioni di avere l’opera in avanzato stato di realizzazione se non adirittura completata.
A questo punto, ha ribadito ALZETTA, il Comune di Barcis deve rivedere la propria posizione e rispondere alla petizione popolare che il gruppo consiliare di opposizione ha avviato richiedendo nuovamente l’intervento della Protezione Civile regionale per scongiurare il pericolo non solo di utilizzo del ponte, ma anche l’uso della stessa SS. 251, spesso e volentieri a rischio di esondazione per il mancato asporto degli inerti che erano previsti nel piano approvato ancora nel 2004 a Palmanova.
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