Parte la campagna elettorale
Molti sono i vecchi amici presenti, ma nutro la speranza che tra voi ci possano essere anche amici nuovi. E’ una speranza che si alimenta vedendo i grandi risultati che in provincia ha raggiunto il Partito Democratico. A partire dal 10 febbraio – continua la Papais – in provincia si sono costituiti ben 43 circoli territoriali ed essi sono la testimonianza della voglia di cambiamento e di innovazione che persiste negli strati più profondi della cittadinanza.” Nel concludere la coordinatrice provinciale ha evidenziato: “Quelli che si profilano saranno due mesi intensi, durante il quale devono emergere la passione, l’entusiasmo e la fiducia che il cambiamento può avvenire. Tutti noi a partire da oggi diventiamo responsabili del nostro futuro e del futuro del nostro paese”. L’applauso in sala, il primo di una lunga serie, trasmette a Francesca Papais e agli altri relatori , tutto il calore del pubblico presente.
“Questa sera non serve alzare l’entusiasmo della sala: siete già molto carichi!” Queste le parole di esordio di Sergio Bolzonello, sindaco di Pordenone che ricollegandosi alle parole della Papais osserva come i circoli che si sono costituiti nel territorio rappresentano molto di più che una semplice somma dei vecchi DS e Margherita ed hanno intrinseco il valore aggiunto necessario per governare questo parole. Parla della campagna elettorale appena aperta durante la quale basterà: “ dire quello che pensiamo, essere noi stessi presentandoci ai cittadini in modo onesto per quello che siamo veramente, con un programma condiviso da tutti coloro che aderiscono al PD”.
Sergio Bolzonello non manca di riconoscere il grande lavoro compiuto in questi 5 anni dalla Giunta Regionale : “una squadra che è stata capace di riportare il Friuli Venezia Giulia al centro delle dinamiche economiche e sociali, soprattutto perché i suoi componenti sono stati capaci di andare tutti nella stessa direzione. Una Giunta che, grazie agli assessori Moretton e Sonego, ha portato nella provincia di Pordenone non solo risorse ma anche grandi progettualità.” Come nel suo stile rilancia i grandi temi della formazione, dell’ istruzione, della viabilità ed in particolare quello dell’emigrazione., promuovendo per quest’ultimo un tavolo di confronto con gli imprenditori regionali e le altre forze politico-sociali su un nuovo grande problema che affligge gli emigrati ma non solo:il precariato.
Non va ringraziata solo la Giunta Regionale, ricorda Antonio Ius, ma anche il Consiglio Regionale poiché i consiglieri stessi hanno compiuto un grande lavoro attraverso una costante presenza sul territorio e facendosi portavoce degli interessi delle singole comunità. Antonio Ius coglie l’assemblea in contropiede affermando che il punto di consapevolezza per il PD c’è stato nel momento stesso in cui – purtroppo- è caduto il governo Prodi, perché è stato in quell’istante che su chiunque ha creduto fin dall’inizio nel PD è sopraggiunta la responsabilità del futuro del paese e dell’ Italia. “Il grande lavoro iniziato dal Governo Prodi – continua Ius – rimane incompiuto. E’ questa la ragione per cui dobbiamo chiedere agli elettori di credere nel Partito Democratico e nel suo programma; dobbiamo portare a compimento il percorso intrapreso. Il compimento infatti non sta nella costituzione del partito stesso, bensì sarà nel momento in cui gli elettori di questo paese daranno il giusto tributo al nostro progetto ovvero quando lo voteranno. Se non ci sarà questo riconoscimento, il PD rimarrà solamente un grande ma pur sempre un semplice movimento culturale. Dobbiamo invece concretizzare la voglia del partito Democratico di essere un vero partito, all’interno del quale vi è il concorso di tante persone che generosamente si spendono per continuare a credere in un progetto capace di garantire una società più equa e vivibile.”
Non pecca in chiarezza l’intervento di Lodovico Sonego e ci mette anche un po’ di “ironia quando con un gioco di parole all’inizio sottolinea come: “dopo cinque anni di sospensione delle libertà democratiche, con l’assemblea di pochi giorni fa, il Popolo della libertà abbia riconquistato la libertà».
Ritornando seri, Sonego condivide con i presenti l’orgoglio di aver contribuito ad aprire questo nuovo capitolo nella storia del nostro paese. “Dal 14 ottobre 2007 le cose non sono più come prima e tutti noi abbiamo contribuito a questo cambiamento. Ora dobbiamo lavorare ancora di più per far capire che non abbiamo solo dato una mano di vernice al vecchio. Abbiamo eletto un grande segretario nazionale e lo abbiamo eletto con il suffragio universale, dobbiamo continuare su questa strada.”
Da parte di Sonego è, quindi, arrivato un invito, nei confronti dei sostenitori del Pd, a «svolgere un’azione di apostolato, a non trascurare il porta a porta che consente di avere un contatto diretto ed immediato con le persone», e questo per rispondere alla campagna di Silvio Berlusconi, che “accenderà” le sue reti televisive. Fra i temi ritenuti da Sonego come fondamentali, vi sono la questione demografica, l’immigrazione e l’autonomia e la capacità di innovazione dei giovani, sintetizzata dallo slogan : “Vogliamo scrivere il programma con gli occhi di un diciottenne».