26 Febbraio 2008

Via libera al patto federativo tra Unione slovena e Pd

TRIESTE È un accordo elettorale ma i protagonisti del collegamento tra il Pd e la Slovenska Skupnost non esitano a definirlo un accordo «storico». Gli sloveni correranno con le loro liste a fianco del Pd a Trieste, Gorizia e Udine. Ma di fatto la sigla del «patto federativo» siglata ieri dal segretario del Pd Bruno Zvech e da quello della Slovenska Skupnost Damijan Terpin segna il suggello di un percorso iniziato nell’ultimo decennio, ma anche lo spostamento nel centrosinistra di una forza politica che si è storicamente identificata nel centro rappresentato dalla vecchia Democrazia Cristiana (e nell’ultima legislatura della Margherita). Gli sloveni si impegnano a entrare con i loro eletti (dovrebbe essere un consigliere) a far parte a tutti gli effetti del gruppo consigliare del Partito democratico e a seguire le regole predisposte dallo statuto del Pd (compreso l’obbligo di contribuirne al finanziamento). «Potevamo fare scelte diverse – ha sottolineato Terpin – ma abbiamo optato per un percorso comune. Abbiamo partecipato al progetto del Pd pur mantenendo la nostra specificità e dopo 15 anni abbiamo l’opportunità di presentarci a una competizione regionale con il nostro simbolo. Gli sviluppi dell’operazione non potranno che essere positivi. Riteniamo di avere il consenso dei nostri elettori». Le liste (12 candidati a Trieste, 6 a Gorizia e 14 a Udine) saranno aperte alla società civile e uno dei nomi eccellenti sarà lo scrittore 94enne Boris Pahor, autore del libro «Necropolis». «L’apparentamento è solo una conseguenza tecnica di una decisione politica – dice il segretario regionale del Partito democratico Bruno Zvech -. Questo accordo sancisce un salto di qualità nel percorso politico del Pd e della Slovenska Skupnost. Abbiamo già lavorato assieme per 5 anni in consiglio regionale e ripartiamo da questa importante esperienza comune. L’operazione favorisce la scelta del Pd dell’integrazione multietnica del partito. Gli amici sloveni hanno partecipato alla costituzione del Pd pur mantenendo la loro identità. Penso che assieme potremo frequentare il futuro della nostra regione».
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