7 Marzo 2008

Teatro Contatto

Teatro Contatto e Akrópolis dedicano un progetto speciale al Teatro delle Albe di Ravenna, una compagnia che ha fatto la storia della ricerca italiana a partire dagli anni Ottanta. Presenteremo due diversi orientamenti che contraddistinguono la poetica della compagnia attraverso gli spettacoli STERMINIO (ospite di Contatto) e tramite l’incursione teatrale La canzone degli I.M e dei F.P (ospite di Akrópolis 8) estrapolata da Il mondo salvato dai ragazzini di Elsa Morante.

Venerdì 14 marzo 2008, ore 18 al Teatro Palamostre di Udine Marco Martinelli e Ermanna Montanari incontreranno il pubblico di Teatro Contatto e Akrópolis (ingresso libero).

TEATRO CONTATTO 07/08 per ScenAperta
Progetto Teatro delle Albe – in collaborazione tra Stagione Teatro Contatto e Rassegna Akrópolis 8 – Teatro Club

11 – 12 – 13 – 16 marzo 2008, ore 21
15 marzo 2008, ore 19
Udine, Teatro Palamostre
STERMINIO
di Werner Schwab
regia Marco Martinelli
con Alessandro Argnani, Paola Bigatto, Luigi Dadina, Cinzia Dezi, Michela Marangoni, Ermanna Montanari, Laura Redaelli
una produzione Teatro delle Albe
Premi Ubu 2007: Miglior regia: Marco Martinelli; Miglior attrice: Ermanna Montanari; Nuovo testo straniero: Sterminio di Werner Schwab
Premio Speciale Ubu 2007: Vincent Longuemare, per aver segnato, ormai da anni, con le sue luci gli spettacoli delle Albe con uno spirito da scenografo che integra il lavoro registico
Lo spettacolo è riservato a 30 spettatori a replica. Si consiglia la prenotazione

Una riflessione sulla questione del male. Male generato dalla logica che presiede le relazioni fra esseri umani, gruppi, popoli, stati: il violento combattimento fra forti e deboli fra preda e predatore, fra chi ha la forza del potere e che non ce l’ha. Il Teatro delle Albe chiude il testo feroce e commovente di Schwab – autore austriaco scomparso nel 1994 a soli trentacinque anni – dentro un bunker, una baracchetta da campo di concentramento dove trenta spettatori potranno spiare a distanza ravvicinata un quadretto condominiale al veleno, entrando negli appartamenti dei viscerali signori Verme, nella morbosa armonia piccolo borghese dei Kovacic e arrivare alle stanze dove nazi-strega Cazzafuoco trama l’eccidio finale dei vicini di casa.

“…un movimento centripeto viene impresso alla folgorante, davvero innovativa messinscena di Sterminio di Schwab. Chiusi in un bunker a contatto con gli attori, trenta spettatori a replica assistono a squarci di vite a perdere in uno squallido caseggiato.” (Claudia Cannella, Hystrio)

“Tutti sono immersi in un’aura da incubo che scarta da subito ogni naturalismo per concludersi nell’iperrealistica fotografia di un sereno paesaggio montano: finale lieto, acido, obbediente alla definizione che l’autore ha dato di Sterminio, una “commedia radicale”. (Marco Martinelli e Ermanna Montanari)

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