11 Marzo 2008

Puntuale come…..

Puntuale come un orologio svizzero. Alle 20.30 di ieri sera il leader del Partito Democratico, Walter Veltroni entra dall'ingresso principale del palazzetto dello sport ed è un'ovazione. Il Forum è stracolmo, circa 3 mila e 500 persone. Bolzonello nel suo breve intervento di presentazione mette subito la carte in tavola. «Ho fatto bene a volere Walter al palazzetto, se fossimo andati al teatro Verdi sarebbe stato un disastro». Prima di lui Francesca Papais, coordinatrice provinciale del Pd aveva presentato la squadra dei consiglieri regionali e definitomitico l'incontro con il leader. Del resto il colpo d'occhio era veramente impressionante: parterre pieno, gradinata stracolma e gente anche dietro il palco. Tanto anche l'entusiamo visto che ogni dieci parole Veltroni veniva interrotto da applausi. Pacato come sempre (complice anche il fatto che aveva 38 di febbre) il leader del Pd ha parlato per oltre un'ora, partendo con un ragionamento politico. «Quando ho detto che saremmo andati da soli in molti non ci credevano, anche nel nostro schieramento. In realtà lo abbiamo fatto, ma oggi mi sento di dire che non siamo soli, siamo liberi». Non attacca gli ex alleati della Sinistra, ma prende le distanze, spiegando che ormai la convivenza era finita. «Ci facevamo del male a vicenda e non saremmo stati in grado di cambiare il Paese, cosa che invece il Pd può fare». Marca poi il territorio anche nei confronti dello schieramento avversario, il Popolo della Libertà. «Se vinceranno – ma lo dico solo a scopo accademico – assisteremo alle stesse cose già viste dal 2001 al 2006. Saranno le stesse facce, avremo Calderoli ministro e non ci sarà quel cambiamento che gli italiani sperano. Il Partito Democratico, invece, sarà in grado di dare quella svolta che la gente si aspetta e che desidera. Anche nel Nordest. Del resto – è andato avanti – basta con questa Lega Nord che ogni sei mesi minaccia la secessione e poi, invece, si adegua. Credo che anche la gente del Nord abbia capito che non è certo quella la svolta che serve». Pur senza polemizzare Veltroni da anche una spallata alle scelte del Pdl. «Mi chiedo come possano convivere persone liberali con altre che si sono più volte dichiarate fasciste»(il riferimento è alla candidatura di Ciarrapico ndr.). Infine i punti programmatici: precari, sicurezza, anziani, salari più alti e fisco. «Non siamo quelli delle tasse, i dati del Sole24 Ore lo dicono chiaramente: noi siamo quelli del paghiamo meno, paghiamo tutti».

In primo piano