19 Giugno 2008

«Cittadella della salute a rischio»

Il confronto, quello vero, tra Comune e Regione sul destino del nuovo ospedale non è ancora iniziato, e il dibattito tra forze politiche è già acceso. Piero Colussi, capogruppo in consiglio regionale dei Cittadini-Italia dei valori, esprime «sconcerto e preoccupazione» rispetto alla decisione del centro-destra di rimettere in discussione la localizzazione. «Dopo tre anni si riparte da zero, ma nel frattempo – rimarca – si sono spesi i soldi della progettazione e sono proseguiti i lavori di adeguamento e ristrutturazione del “vecchio” nosocomio, per oltre 10 milioni di euro. Non è chiaro – secondo Colussi – perchè il nuovo ospedale debba sorgere altrove, quel che è chiaro è che i costi saliranno da 92 a 160/170 milioni e che i tempi si allungheranno di almeno 2 o 3 anni. Avere l’ospedale nuovo quando i giochi regionali saranno già fatti (leggasi il nuovo mega ospedale di Udine) ci espone a un ruolo di assoluta marginalità negli assetti futuri del servizio sanitario regionale. Ci piacerebbe sapere – prosegue Colussi – che fine farà la Cittadella della salute che dovrebbe sorgere a ridosso del sito ospedaliero di via Montereale». Il consigliere regionale conclude proponendo «se davvero ci sono 50/60 milioni di euro disponibili per la sanità provinciale, vadano spesi per migliorare complessivamente la rete ospedaliera. Se questo significa rivedere i meccanismi di governance della rete ospedaliera, parliamone pure».Di diverso avviso Renzo Da Ros, consigliere della circoscrizione Sud di Pordenone, il quale ritiene che la realizzazione del nuovo ospedale in Comina consentirebbe di riesumare il vecchio progetto della “gronda nord”, un asse viario alternativo alla Pontebbana, guidando lo sviluppo della città verso nord. (e.d.g.)

Messaggero Veneto — PORDENONE

19 giugno 2008

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