13 Luglio 2008

Papais: chi è nel Pd rispetti le regole

Coalizioni ampie, ma coese dal punto di vista programmatico, del centro-sinistra alle prossime amministrative. Francesca Papais, rieletta segretaria del Pd, riparte dall’assemblea dell’altro giorno e promette un maggiore radicamento nel territorio. E a Bolzonello dice: «La doppia appartenenza Pd-civiche è possibile, ma deve essere coerente». Partiamo dalle lacrime che hanno accompagnato la sua rielezione…«Non voglio che mi si faccia passare per una persona debole. Non è stato un pianto a dirotto, ma l’emozione che è venuta fuori a maggior ragione dopo un’assemblea come è stata quella dell’altro giorno».Dove non sono mancate le polemiche: si sente la segretaria imposta da un ristretto vertice del partito che include Moretton, Sonego e Pupulin ed esclude altri?«E’ una interpretazione falsa. Da segretaria uscente avrei potuto in qualche modo rendere ovvia la mia conferma, invece abbiamo deciso che fino a quindici minuti dopo l’avvio dell’assemblea si sarebbero potute presentare candidature alternative che non sono giunte. In realtà ho fatto in modo che fosse una scelta condivisa, ispirata dal mio rinnovato impegno a favore di un partito nel quale credo. Nessuna imposizione dall’alto, quindi, semmai un percorso naturale, avviato dalla mia scelta, che ci accompagnerà fino al congresso».Non la pensa così il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, che ha motivato la sua astensione (il voto finale è stato di 57 favorevoli e 14 contrari) con un metodo sbagliato, da lei accettato. Cosa risponde?«Non è mia intenzione polemizzare con Bolzonello. Evidentemente non si è capito che quello non era un congresso, ma la riunione dell’assemblea provinciale».Sta di fatto che un documento firmato da 61 esponenti del Pd ha manifestato malessere per la situazione interna e una gestione troppo verticistica. Cosa replica?«Non ritengo che debba essere io a coinvolgere i territori, ma la spinta deve giungere dalla base. In questi mesi di lavoro, nel quale ho voluto apparire poco perché preferisco darmi da fare, sono sempre stata disponibile al confronto. Il problema vero è che bisogna impegnarsi a tempo pieno e non a spot, una volta tanto, magari per criticare».Resta sullo sfondo il dibattito sulla doppia appartenenza Pd-civiche: lei cosa ne pensa?«I prossimi mesi si caratterizzeranno per la campagna sul tesseramento. Il nostro progetto ha il massimo rispetto nei confronti delle esperienze civiche, non ci vogliamo chiudere verso l’esterno, ma al tempo stesso in un partito le regole vanno rispettate. Bolzonello è in primo luogo un esponente del Partito democratico che poi, dal punto di vista amministrativo, persegue l’esperienza del Fiume. Le due cose non sono in contrasto, ma quello che chiediamo a tutti è di essere coerenti con i principi del Pd».Il prossimo anno vanno al voto la Provincia e 24 amministrazioni locali. Come si presenterà il Pd?«Nel documento che è stato alla base della mia ricandidatura, abbiamo parlato di alleanze di centro-sinistra che siano coerenti e coese dal punto di vista programmatico».Esclude un’apertura all’Udc?«In questo momento fa parte dell’alleanza di centro-destra. Poi vedremo cosa succederà col Governo nazionale, le cose sono in movimento».I prossimi passi dal punto di vista interno?«Nominerò l’esecutivo, mentre stiamo definendo la questione della sede. Probabilmente ci trasferiremo in piazza Duca d’Aosta, anche se l’accordo non è ancora chiuso. Con i circoli avvieremo un confronto sulle questioni programmatiche nella logica proprio del coinvolgimento».

STEFANO POLZOT

Messaggero Veneto – PORDENONE

13 luglio 2008

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