12 Settembre 2008

Espulsi gli amministratori che non versano una quota delle indennità al partito

L’amministratore che non versa una quota dell’indennità ricevuta al partito, se non la paga entro sei mesi, verrà espulso dai democratici e non potrà essere ricandidato. E’ una delle ferree regole stabilite dal regolamento finanziario del Partito democratico provinciale che vale anche per i circoli comunali. E’ stato deliberato dall’assemblea, insieme alla nomina della commissione di garanzia per le primarie che sceglieranno il candidato alle provinciali. L’obbligo di contribuzione vale per tutti gli iscritti e aderenti al Partito democratico sia eletti in liste del Pd, sia in quelle sostenute o promosse dallo stesso partito. In sostanza anche il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, che appartiene al Fiume, dovrà rispettare le regole aderendo al Pd. Il contributo che vale per sindaci, presidente di Provincia, assessori e consiglieri comunali e provinciali e consiglieri di circoscrizione è pari al 10 per cento del compenso lordo, ridotto al 5 nel caso in cui l’attività amministrativa venga svolta a tempo pieno. Stesso contributo per le indennità ottenute in enti istituzionali e società. Per dimostrare che non si scherza, il partito impone la firma della delega bancaria per l’addebito periodico degli importi sul conto del partito per tutta la durata del mandato. Il 70 per cento dei finanziamenti andranno al livello locale, il restante 30 per cento al partito provinciale. Nel caso di mancato pagamento, il tesoriere potrà firmare due solleciti nei confronti dell’amministratore moroso. Se non provvede entro un mese dall’ultimo sollecito, verrà sospeso per un massimo di sei mesi, oltre i quali verrà considerato decaduto dal Pd e non potrà essere ricandidato. Il regolamento è stato uno dei temi dell’assemblea provinciale tenutasi l’altra sera che ha provveduto a eleggere la commissione di garanzia chiamata a organizzare le primarie che si terranno in una domenica compresa tra il 15 novembre e la fine di gennaio per la scelta del candidato alla guida della Provincia. Dell’organismo fanno parte Walter Manzon, Giuseppe Pellin, Gabriella Bincoletto, Milena Del Zotto, Gianfranco Tamburini, Chiara Da Giau, Tarcisio Pajer, Antonio Di Bisceglie, Ignazio Quarin, Lorella Stefanutto, Carla Sacchi, Deborah Del Basso, Ezio Cesaratto, Renato Piazza, Carlo Tassan Viol, Sandrino Della Puppa, Benvenuto Bolzan e Adriana Del Tedesco. Non sono mancate le schermaglie con alcune votazioni che hanno registrato voti contrari e astensioni. Congelato il confronto interno a seguito del rinvio della discussione sul documento politico, proposto dalla segretaria, Francesca Papais, mentre è stata avviata la campagna di tesseramento. A proposito di tessere, il 70 per cento dell’importo rimarrà nelle casse dei circoli locali e il restante 30 per cento sarà trasferito al provinciale. Assoluto divieto di creare buchi di bilancio: le perdite dovranno essere ripianate nell’esercizio successivo pena il commissariamento del circolo comunale. (ste.pol.)

Messaggero Veneto — PORDENONE

12 settembre 2008

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