26 Settembre 2008

Pd, passa la linea della segretaria Bolzonello s’astiene

Passa a larga maggioranza il documento politico proposto dalla segretaria provinciale, Francesca Papais, che incassa, però, sei astensioni, tra le quali quella di peso del sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello. L’assemblea provinciale del Partito democratico, tenutasi l’altra sera a Fiume Veneto, si è conclusa con un pronunciamento ufficiale, ma anche con la conferma di malumori trasversali che non si sono, però, ancora contati ufficialmente. Un documento, quello della Papais, che, per quanto riguarda le provinciali del prossimo anno, conferma il metodo delle primarie per la scelta del candidato, in ossequio alla vocazione maggioritaria del partito, ribadita negli interventi, tra gli altri, da Antonio Ius, senza escludere, però, un confronto con le altre forze politiche del centro-sinistra con le quali saranno avviati tavoli singoli nelle prossime settimane. Dal punto di vista interno, pur riconoscendo l’importanza delle liste civiche e dei singoli nella costituzione del Pd, la Papais ha chiesto di non prestare il fianco a dibattiti interni autolesionistici, ribadendo che «l’iscrizione al Pd avviene nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari nazionali». Un passaggio sottolineato anche dal punto di vista della scrittura nella relazione e interpretato da molti come un messaggio al sindaco di Pordenone che non vuole rinunciare all’adesione al gruppo consiliare del Fiume, una doppia appartenenza non riconosciuta dalle regole. Al primo cittadino, peraltro, non è piaciuta l’altra sottolineatura all’interno del documento, quella relativa all’ospedale, memore dello scontro in atto con Gianfranco Moretton che lo considera in parte responsabile avendo dato un’apertura di credito alla linea adottata dalla giunta Tondo. «Una scelta – ha sostenuto la Papais – che implica tempi molto più lunghi, costi molto più alti e l’alea di incertezze molto consistenti per dare alla provincia di Pordenone un ospedale nuovo e moderno. Lo stesso dicasi per ciò che riguarda la politica delle infrastrutture per le quali l’attuale rappresentanza pordenonese in giunta regionale sta mettendo in discussione finanziamenti già assegnati alla Destra Tagliamento». Ad aprire il dibattito l’ex segretario dei Ds, Fabrizio Venier, il quale, nella logica delle correnti, ha affermato di non sentirsi «né dalla parte di Moretton, né da quella di Sonego, né con Bolzonello». Una quarta via che sarebbe avvalorata anche dal capogruppo in Provincia, Sergio Zaia, il quale, con un intervento rude, ha chiesto la convocazione del congresso provinciale. Dai segretari di Porcia e Cordenons, poi, gli affondi alla linea del vertice, con la richiesta di un coinvolgimento più ampio del centro-sinistra per cercare di ricucire gli strappi. Contestata dalla segreteria di Pasiano, peraltro, la cooptazione nell’esecutivo provinciale, che risulta sostanzialmente confermato con Alfonso Colombatti, Fabio Gri, Renzo Mazzer, Marco Pasutto, Michele Padovese, Carla Sacchi e Daniela Giust, di una esponente locale senza un preventivo consenso. Critiche e tensioni che poi sono scaturite nel voto che ha registrato una larga maggioranza a favore della Papais e 6 astensioni motivate dal fatto che la segretaria non ha accolto con emendamenti al documento le sollecitazioni giunte. Ora si attende quali saranno le prossime mosse del fronte Zanin-Bolzonello anche in vista delle primarie per la scelta del candidato alle provinciali. Tutte le sollecitazioni per una discesa in campo del sindaco di Pordenone, fino a oggi, sono andate deluse.

STEFANO POLZOT

Messaggero Veneto – PORDENONE

26 settembre 2008

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