3 Ottobre 2008

Circolo di Spilimbergo: Centro trasfusionale, rientra l’allarme

L’ordine del giorno non venne allora discusso, ma inviato all’Ass 6 e all’ospedale con l’obiettivo di avere una risposta in tempi rapidi. Nell’ultima seduta consiliare, Mittica ha ripresentato l’interpellanza sottolineando la necessità di avere risposte chiare e rassicurazioni in merito «visto che è bastata l’assenza per ferie di un tecnico per trasferire negli ospedali di San Vito al Tagliamento e di Pordenone alcune attività del centro trasfusionale, accertato che nel centro rimangono soltanto il servizio di prelievo e terapia per i pazienti che hanno bisogno di infusioni o terapia parziale per varie patologie e considerato che l’ospedale di Spilimbergo è struttura per acuti, unica nella Pedemontana e a servizio di tutto il distretto Nord, il più vasto e diagiato di tutta la provincia». All’interpellanza di Mittica il sindaco Renzo Francesconi ha replicato mettendo agli atti la risposta ottenuta dal dottor Paolo Saltari, direttore generale del Santa Maria degli Angeli. Saltari ha affermato che «l’attività di medicina trasfusionale all’ospedale di Spilimbergo rientra nel novero delle prestazioni previste dalla programmazione regionale e deve essere garantita dal dipartimento di Medicina trasfusionale dell’Azienda ospdaliera pordenonese. Pertanto tale attività deve essere garantita, così come è peraltro avvenuto anche durante l’assenza del tecnico, senza che ciò abbia comportato effetti negativi sulla raccolta del sangue e sul suo utilizzo per le esigenze dell’utenza ospedaliera». «Con queste premesse – ha concluso Saltari – l’Azienda ospedaliera si impegna a mantenere il servizio nella massima efficienza ed efficacia, cercando di migliorarlo anche attreverso la sostituzione del tecnico e l’acquisizione di un infermiere professionale in trasferimento dall’Ass 6 Friuli occidentale». Una risposta che fa bene sperare e rende meno nebuloso il futuro del centro trasfusionale e dell’ospedale della città del mosaico, ferma restando, come ripetuto in più occasioni proprio dal gruppo consiliare del Pd, la necessità di richiedere alla direzione generale dell’Ass 6 di procedere senza ulteriori ritardi al completamento dell’Utap (Unità territoriale di assistenza primaria) spilimberghese con l’istituzione dell’ospedale di comunità e della Rsa e di insistere sull’aumento ad almeno otto posti letto nel reparto di Medicina, in modo che si possa arrivare ai risultati attesi dalla popolazione del mandamento. Inoltre si punta al potenziamento del pronto soccorso, del servizio di radiologia, della terapia semintensiva, dell’assistenza domiciliare e infermieriestica e all’istituzione della pediatria di gruppo. Richieste che rappresentano punti fermi per tutte le compagini politiche, a conferma, come sottolineato a più voci dalla minoranza, che «è apprezzabile come sia nelle intenzioni della nuova amministrazione cambiare i vecchi rapporti tra maggioranza e opposizione per fare gioco di squadra in particolare su temi come la sanità che riguardano i bisogni dell’intera comunità».
Guglielmo Zisa
Messaggero Veneto
03 ottobre 2008
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