3 Ottobre 2008

Il Pd: «Basta slogan, dite alla gente chi paga»

Dubbi anche dal deputato del Pd Ettore Rosato per il quale «il federalismo è un titolo condiviso da tutti, ma bisogna ancora vederne i contenuti». «C’è ancora molta strada da fare – ha detto Rosato – ci sono cose positive che valuteremo e sosterremo, ma la parte finanziaria non è soddisfacente». «Come ha sempre detto Veltroni – ha aggiunto – noi siamo per collaborare e trovare soluzioni. Mi auguro che il Friuli venezia Giulia faccia la sua parte e non abbassi l’asticella delle richieste per compiacere il governo amico». «La specialità – ha concluso facendo riferimento alle parole del presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo – è salvata dalla Costituzione. Dobbiamo stare però attenti che non ci sottraggano i contenuti della specialità». Sulle novità introdotte nella riforma Calderoli, che sembrano aprire alla fiscalità di vantaggio, ovvero alla possibilità di sconti sulle tasse per le imprese che operano in Friuli Venezia Giulia, interviene anche il capogruppo del Pdl in consiglio regionale, Gianfranco Moretton: «La fiscalità di vantaggio, qualora fosse approvata la riforma in discussione in queste ore, non sarebbe attuabile in Friuli Venezia Giulia per carenza di risorse», dice. Commentando le previsioni contenute nel testo di riforma del Federalismo e rese note dal Presidente della Regione, Renzo Tondo, Moretton ha spiegato che «considerato che il presidente ha affermato che le Regioni di confine potranno applicare la fiscalità di vantaggio nell’ambito delle proprie risorse, per noi non è una novità positiva». «Disponiamo di risorse limitate – ha sottolineato Moretton – che dovrebbero essere impegnate nella sanità». Sul trasferimento di risorse e competenze, Moretton ha detto di «non conoscere la bozza cui fa riferimento Renzo Tondo, ma se i nuovi trasferimenti saranno liberi e non vincolati a nuove competenze – ha concluso – allora sarà un risultato positivo». «Ma di cosa stanno parlando? La specialità non dipende da un provvedimento attuativo, ma dalla costituzione», è la replica del parlamentare del Pd Alessandro Maran. «La cosa straordinaria – ha detto – è che stiamo parlando di un testo che non ha ancora visto nessuno. Ci sono almeno sei bozze diverse, dobbiamo quindi ancora capire di cosa stiamo parlando». «L’enfasi del presidente della Regione, Renzo Tondo, e le minacce del Ministro Renato Brunetta – ha aggiunto – non ci aiutano certo a capire. Forse domani capiremo davvero quali saranno le forme che riguardano la finanza regionale». «Per ora – ha concluso – l’unica riforma federalista è quella del Centrosinistra del 2001, quindi tratterrei l’entusiasmo».
Messaggero Veneto – Udine
03 ottobre 2008

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