9 Ottobre 2008

Umberto Primo, Flora Bomben presidente

Ieri, infatti, il primo cittadino ha indicato i quattro nomi di competenza che spettano al Comune, pur essendo la struttura una Asp (Azienda servizi a persona) con piena autonomia gestionale legata comunque alla Regione. Bolzonello ha indicato Flora Bomben, Paolo Tajariol, Luciano Del Ben (riconfermato) e Nicola Andriani segnalato dall’Osservatorio degli Anziani. Riconfermato dalla Provincia, invece, Bruno Dolcet anche lui al suo secondo mandato. Non poteva essere riconfermato Domenico Capoduro che di mandati ne ha già fatti due, mentre a sorpresa l’attuale presidente, Raffaele Brigida, non entrerà neppure nel Consiglio di amministrazione. “Avevo dato la mia disponibilità” si è limitato a dire ieri lo stesso Brigida nel corso di un incontro nel quale ha spiegato cosa è stato fatto in questi anni sotto la sua presidenza all’Umberto Primo. «Abbiamo lavorato molto e non sempre in condizioni agevoli – ha spiegato -. La struttura ha subito un rinnovamento strutturale che non è ancora terminato, sono stati rinnovati parecchi arredi, sono arrivati i letti nuovi e la cucina è stata rifatta ed ora è uno dei fiori all’occhiello». Il tutto con pochissimi contributi pubblici. «L’Umberto Primo deve chiudere il bilancio alla pari contando solo sulle rette – ha spiegato Brigida – una situazione ben diversa dalla case di riposo comunali dove il personale è a carico dell’Ente, così come la direzione e tutto il resto. Noi, invece, prima di spendere un euro dobbiamo fare e rifare i conti». Un risanamento, quindi, che ha portato l’Umberto Primo ad essere un istituto all’avanguardia. Oggi la struttura può contare su 106 letti (tutti occupati da anziani non autosufficienti e una lunga lista d’attesa), circa una ottantina di dipendenti (20 alle dipendenze dell’istituto, altri 60, compresi 7 infermieri, in carico alla cooperativa Kcs che ha vinto l’appalto). La retta lorda che devono pagare gli ospiti è di 75.32 euro al giorno dalla quale vengono tolti i 25.32 euro erogati dalla Regione per l’assistenza sanitaria che è presente 24 ore su 24. Anima operativa della struttura il direttore Gianni Martin, scelto dal consiglio di amministrazione negli anni scorsi dal personale interno, pur a maggioranza (3 voti contro 2). «L’auspicio – ha spiegato Brigida – è che chi arriverà dopo di me confermi questa scelta perchè se oggi l’Umberto Primo è risanata gran parte del merito va proprio al direttore». «Ho scelto Flora Bomben e Paolo Tajariol – ha tagliato corto il sindaco – perchè ritengo necessario che l’Umberto Primo debba essere in stretta sintonia e simbiosi con Casa Serena. Una collaborazione necessaria per ottimizzare servizi e costi. Penso anche che Flora Bomben possa essere un buon presidente proprio per le sue qualità». E labocciatura di Raffaele Brigida? «Nessuna bocciatura. Era stato scelto per il passaggio istituzionale dell’Ente da Ipab a Asp. Ha svolto il suo compito, ora è giusto cambiare».

ldf

Il Gazzettino – Pordenone

9 Ottobre 2008

In primo piano