24 Novembre 2008

Grazie al centro destra avremo un ospedale Privato

La decisione che addirittura il 49% del costo del nuovo ospedale verrà dalla finanza di progetto, ben oltre qualsiasi limite immaginabile alla vigilia della delibera della giunta regionale, significa che i privati che investiranno per costruire l’ospedale, e pretenderanno di remunerare il loro investimento, chiederanno la gestione privata praticamente di tanta parte del nosocomio a cominciare da sale operatorie, diagnostiche, parcheggi per dipendenti ed utenti, e così via, con costi rilevanti a carico dei cittadini. I dipendenti dell’ospedale saranno ancora dipendenti del servizio sanitario regionale?

In un colpo solo la Destra ha fatto la riforma sanitaria dell’intera provincia di Pordenone. Il Presidente della Regione Tondo, il Presidente della Provincia Ciriani, gli assessori regionali De Anna e Ciriani, i consiglieri regionali Ballaman, Narduzzi, Dal Mas, Pedicini, e gli altri consiglieri della coalizione sono i fautori di questa strisciante e pericolosa privatizzazione.

La Destra aveva promesso che fare il nuovo ospedale in Comina, anziché in via Montereale non avrebbe comportato tempi più lunghi. Oggi sono costretti ad ammettere che serviranno quattro anni in più, ma in realtà il ritardo rispetto alla soluzione in sito sarà ancora maggiore.

La Destra aveva promesso che il nuovo ospedale in Comina sarebbe costato poco più che in via Montereale. Oggi sono costretti ad ammettere che costerà 170 milioni anziché 100, ma il vero costo è già oggi vicino ai 200. Ed è proprio per fare fronte ai maggiori costi che la Destra ricorre alla finanza di progetto, che implica la privatizzazione dell’ospedale.

La Destra ha voluto la soluzione Comina a tutti i costi per poter dire che avrebbero fatto un ospedale diverso da quello progettato dalla giunta Illy per via Montereale. Oggi dichiarano che in Comina verrà realizzato il progetto che Illy aveva già approvato per la soluzione in sito, perché hanno paura di dover rispondere di danno erariale alla Corte dei Conti per avere buttato alle ortiche i soldi già spesi in progettazioni. Ingannano i cittadini dicendo che faranno una cosa diversa da quella approvata da Illy, ma poi realizzano sostanzialmente lo stesso progetto.

La Destra non si preoccupa di mettere in difficoltà il Comune di Pordenone, dichiarando che la Cittadella della salute non è una priorità, il che vuol dire che difficilmente sarà fatta. Non è un caso che oggi scrivano in delibera che la Cittadella troverà posto in locali dell’ospedale quando questi verranno lasciati liberi cioè dopo il trasloco. Questo significa ufficialmente nel 2016 ma in realtà molto lontano nel tempo.

La discussione sul futuro dell’organizzazione della salute in provincia non può essere appannaggio d’un ristretto numero di amministratori, occorre che della partita diventino protagonisti tutti gli amministratori dei comuni del Pordenonese.

Pordenone, 21 novembre 2008

Paolo Pupulin

Consigliere regionale del Pd.

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