3 Dicembre 2008

COMUNI POVERI O POVERI COMUNI?

Ora che si stavano concretizzando percorsi di collaborazione e di progettualità territoriali portando ad una importante razionalizzazione delle risorse sia umane che economiche… cosa si fa? Si cancella come un mare in tempesta…lasciando tutti senza risposte. Quando devo cambiare casa cosa faccio? Ha senso distruggere la casa in cui si vive per poi mettersi a cercarne un’altra lasciando i propri cari soli a se stessi?

Ecco in questo modo si sentono i comuni in questo periodo..

L’abolizione dell’Ici sulla prima casa, che lo Stato si era tanto impegnato a restituire, ha generato un taglio del 7% delle entrate correnti e il governo come risponde? La recente programmazione di bilancio, ancorché orientata a rafforzare la solidità dei conti pubblici, si pone in modo contraddittorio, poiché ne riduce l’autonomia tributaria, gli impone uno sforzo superiore al peso del comparto e risulta poco coerente con la necessità di sviluppo, visto il taglio imposto agli investimenti. La riduzione delle risorse proprie peggiora l’apposizione debitoria dei comuni, portando molti comuni sopra il livello soglia di sostenibilità.

Questa Finanziaria è la conferma di una “strategia” del Governo di centro destra di penalizzare gli Enti Locali. Non solo con i tagli ai trasferimenti, ma anche con le recenti iniziative contro la crisi economica. Si tratta di provvedimenti una tantum demagogici il cui costo poteva andare invece a recuperare risorse per i servizi che i comuni erogano ai cittadini e che potevano essere più incisivi in termini di risposta ai loro bisogni in questo grave momento di crisi.

I comuni maggiormente colpiti da queste mancate entrate sono quelli di montagna che, se la situazione non cambia, non saranno neanche in grado di erogare i servizi minimi.

Il Partito Democratico avvierà un’azione determinata a tutela delle autonomie locali di questa provincia e a sostegno del ruolo dei comuni per la gestione e lo sviluppo delle proprie comunità.



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