4 Dicembre 2008

dal Messaggero Veneto del 03.12.2008

Le reazioni dei primi cittadini della regione eletti nel centro-sinistra che condividono il progetto elaborato dai colleghi di Torino e Venezia
Honsell e Bolzonello: è stato un errore
Il sindaco di Udine: proseguire il dibattito. Quello di Pordenone: persa un’occasione

TRIESTE. Blocco compatto del Pd in regione sullo stop al partito del Nord. Ma i sindaci che – e sarà un caso? – del Pd non hanno la tessera, ma che col Partito democratico hanno corso, vinto e ora governano in Friuli Venezia Giulia, non digeriscono bene la decisione.
Furio Honsell e Sergio Bolzonello si ritrovano, dunque, assieme a dissentire. «La penso esattamente come Chiamparino – spiega il primo cittadino di Pordenone – e ritengo sia un errore bloccare l’idea del coordinamento del Nord». «E’ un affare interno al partito – spiega invece Honsell -, ma è giusto che Chiamparino e Cacciari continuino il dibattito».
Le idee di Chiamparino e Cacciari, dunque, piacciono ai due sindaci del centro-sinistra della regione, ma anche la solidarietà tra primi cittadini vale qualcosa. Honsell precisa che lui del Pd non fa parte, ma alla fine è perentorio: «Se – dice – il Pd non riconosce il valore dei sindaci perde la freschezza. Al momento non sono certo i parlamentari democratici a tenere su il partito. Al Parlamento sono in minoranza, mentre i sindaci sono la forza e vanno ascoltati». Il Pd del Nord, dunque, ci voleva.
«Ma non può essere una brutta copia della Lega – avverte Bolzonello – e non avrebbe senso chiamarlo “Pd del Nord”». Secondo il primo cittadino di Pordenone, «ha senso che sia federato», e fin qui sono tutti d’accordo con il segretario Bruno Zvech, «ma che abbia – e qui casca la sintonia – un coordinamento al Nord». «Bloccare tutto – dice amareggiato Bolzonello – è sbagliato, anche perchè gli scenari che potrebbero aprirsi con il coordinamento sono tanti e positivi. Si arriverebbe – osserva ancora – all’elaborazione di un pensiero politico che potrebbe essere d’aiuto a tutto il paese».
Da Honsell, «molta stima di Chiamparino e Cacciari», anche se «vedo la questione come un affare interno, non come politico in sé. Non ho partecipato – spiega – a questi ragionamenti, ma è importante che le idee vadano rielaborate». Il sindaco dice di non credere molto nelle «distinzioni geografiche», «penso sempre a livello europeo», confessa.
Ma certo che il Pd «è in fase di profonda riflessione: il partito si deve ristrutturare. Giusto – conclude – che Chiamparino e Cacciari continuino il dibattito, è importante la spinta dagli enti locali. La forza attuale del Pd sta nei sindaci. Quindi il partito deve ascoltarli». (b.p.)
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