14 Febbraio 2009

In provincia già 10 mila cassaintegrati


Sugli ammortizzatori sociali – ha aggiunto – l’esecutivo si è mosso con grave ritardo e quanto approvato può essere considerato un inizio se, sottolineo se, ci sono i soldi veri. Inoltre, la gestione degli ammortizzatori deve essere fatta in sede territoriale con accordi che coinvolgano tutte le parti sociali ed è poi necessario che non si spendano soldi in cassa in deroga decisa unilateralmente dal ministero. Vorrei inoltre ricordare – ha concluso Treu – che solo una riforma strutturale può dare le certezze di prospettiva e quindi quella fiducia di cui c’è bisogno per rilanciare l’economia».
All’appuntamento, introdotto dal consigliere regionale del Pd, Paolo Pupulin, e dalla segretaria provinciale, Francesca Papais, sono intervenuti anche i rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali. Per Emanuele Iodice, leader della Cgil, «la crisi è molto pesante e oltre alle difficoltà già annunciate si addensano nubi su molte aziende. Manca un’azione governativa nazionale che è fondamentale per affrontare la situazione. Si ritardano gli ammortizzatori sociali e intanto i lavoratori vengono espulsi dal mondo del lavoro». Ma qualcosa può essere fatto anche dai sindaci, ad esempio «non aumentando i costi per i servizi a domanda individuale, dalle mense ai trasporti scolastici».
Secondo Daniele Morassut, della Cisl, è necessario un forte impegno e una grande responsabilità da parte di tutti e in tal senso non ha mancato di criticare l’atteggiamento della Cgil «che ora difende un accordo che nel ’93 non ha firmato». Dello stesso avviso anche Roberto Zaami, della Uil, per il quale «senza regole i contratti non si rinnovano». L’esponente del sindacato ha denunciato il fatto che «le banche parlano bene, ma poi operano in un altro modo, a esempio elevando lo spread sui mutui vanificando il calo dei tassi di interesse». Rimarcata anche la crisi del subindotto.
Oggi, ha ricordato Treu, il segretario nazionale del Pd, Walter Veltroni, presenterà le proposte del partito per uscire dalla situazione attuale. «Come agiamo ora – ha ricordato il senatore – è determinante nel comprendere come usciremo dalla crisi».

Stefano Polzot

Il Messaggero Veneto

14 febbraio 2009






In primo piano